Il consigliere di opposizione Alberto Gatto ha espresso il suo dissenso sulla vicenda che ha coinvolto la presentazione del libro di Casapound nella biblioteca Vergari di Nardò. Gatto ha utilizzato le sue pagine Facebook per spiegare la sua posizione riguardo all’evento, criticando principalmente l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale e il divieto di accesso alla stampa imposto durante l’incontro.
Ecco cosa ha scritto Gatto nel suo post:
“Non ho voluto spendere mezza parola sulla diatriba rosso-nera che ha interessato Nardò nei giorni scorsi. Non mi hanno mai appassionato i luoghi comuni e le rivisitazioni storiche, anche di periodi molto delicati come il ventennio fascista, la guerra, la resistenza partigiana, edulcorati, manipolati e spesso anche mistificati dalla politica dei giorni nostri, da parte a parte, che trasforma le piazze in gradinate da stadio, con tutto il rispetto per gli ultras che coltivano una nobile passione sportiva. Io, dinanzi a certe questioni, ho smesso da tempo di esprimermi. Mi limito ad osservare, laddove riesca a trovare la voglia di non annoiarmi, rifuggendo ogni tipo di polemica.
A chi, più volte, ha richiesto la mia presenza ieri sera in Piazza Cesare Battisti accanto a chi protestava contro la presentazione del libro di Casapound nella biblioteca Vergari, ho risposto con un educato ’’no…grazie. Non mi collocherei mai accanto ad una parte politica che appena martedì scorso, a Lecce, urlava ‘‘DIECI, CENTO, MILLE ACCA LARENTIA’’.
Ho ben altri modi di intendere e difendere la Costituzione ed i nobili principi dalla stessa sanciti, primo tra tutti la LIBERTÀ e, per questo, mi tengo consapevolmente lontano da quelle piazze.
E, per quel che mi riguarda, se Casapound avesse inteso presentare un libro, senza trascendere nell’affermazione di concetti eversivi ed antidemocratici, a mio avviso ne avrebbe avuto pieno titolo proprio a garanzia del rispetto di quella Libertà di espressione e di pensiero costituzionalmente sancita che, va detto, a Nardò fu concessa anche ad un tale Mario Capanna, che non credo abbia bisogno di presentazioni.
L’aspetto realmente inquietante della vicenda, invece, a mio sommesso avviso risiede in un atto gravissimo posto in essere dagli organizzatori della presentazione del libro e dall’Amministrazione Comunale che ha concesso uno spazio pubblico all’uopo: IL DIVIETO DI ACCESSO IN BIBLIOTECA ALLA STAMPA.
Questo, sì, è un atto esecrabile, rivoltante, vergognoso ed inammissibile voluto e posto in essere, peraltro, dalla ‘‘politica’’ Melloniana che a Nardò, grazie alla stampa ed alla comunicazione, ha costruito tutte le sue fortune amministrative, cavalcandole ad ogni piè sospinto.
Non è possibile e non è accettabile che ad un manipolo di soggetti, qualunque possa essere stato il colore politico della loro bandiera, sia stato concesso un uso esclusivo di un tempio della cultura, come una BIBLIOTECA nella quale si è trincerato, sorvegliato e ben difeso da un cordone di poliziotti che pagato dalla Stato di Diritto che rappresentava e che, di fatto, schermando l’accesso alla stampa, ha contribuito ad impedire la CRONACA DELL’EVENTO.
Ecco, se c’è un principio costituzionale realmente violato, ieri sera, è il DIRITTO DI CRONACA E DI INFORMAZIONE e l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mellone è la prima responsabile di quanto accaduto.
Presenterò, nelle prossime ore, un’interrogazione consiliare per chiedere spiegazioni in merito, anche per comprendere bene come, in futuro (ove mai i cittadini davvero volessero andare avanti con loro e con i loro metodi), questi signori intendano gestire i luoghi pubblici e di cultura e se, davvero, c’è il rischio che possano reiterarsi le modalità di ieri sera.
Nel frattempo, sento di esprimere la mia più profonda solidarietà e vicinanza a tutti gli organi di stampa cui è stato deliberatamente impedito, ieri sera, di esercitare la nobile funzione cui sono preposti.”
Gatto ha manifestato chiaramente la sua posizione in merito alla libertà di espressione e alla difesa della Costituzione, condannando l’atto di chiusura della biblioteca Vergari agli organi di stampa. Con un’interrogazione consiliare in programma, il consigliere ha intenzione di chiedere chiarimenti sull’uso degli spazi pubblici e sul futuro della gestione di eventi simili a Nardò. Inoltre, ha espresso solidarietà alla stampa, sottolineando l’importanza del diritto di cronaca per garantire la trasparenza e la democrazia.