Da tre giorni, nel centro storico, è in corso quella sarebbe dovuta essere una sagra del formaggio (notoriamente tipica del periodo natalizio) voluta dall’attuale amministrazione.
Quella che sarebbe dovuta essere, appunto, una festa del formaggio in realtà altro non è che l’ennesimo fallimento in tema di programmazione e qualità del marketing territoriale, turismo e centro storico. In primis perché questo evento ospita 14 stand, di cui 12 messi a disposizione delle attività commerciali del centro storico che altro non fanno che servire negli stand ciò che quotidianamente vendono e preparano nei loro rispettivi locali e solo 2 (su 14) vendono formaggi.
A fronte di decine tra masserie e caseifici presenti sul nostro territorio a quella che è la festa del “casu” (ed è proprio il “caso” di chiamarla così) sono presenti solo due stand in cui vengono venduti prodotti caseari.
Immaginate se voi andaste alla sagra del fungo porcino e vi ritrovaste in un mercato dove trovate qualunque cosa meno che i funghi porcini.
Al netto di questa surreale e ingannevole pubblicità (dato che dal palazzo una buffonata simile l’hanno persino definita “la capitale del formaggio salentino”), al netto delle presenze di residenti e visitatori che in ogni sera sono state pochissime, mi chiedo come si possano spendere 15MILA EURO per una roba del genere!
Soldi pubblici, erogati dalla Regione Puglia nell’ambito dei sostegni alle sagre e alle promozioni del marketing territoriale, ancora una volta chiesti e spesi come se fossero quelli del monopoli.
Ovviamente chiederò una rendicontazione delle spese sostenute, voce per voce e fattura per fattura, e, soprattutto, chiederò al dipartimento preposto della Regione di verificare in modo puntuale la rendicontazione che dovrà essere fatta dal Comune e la rispondenza del progetto presentato per chiedere questi soldi a quanto, poi, realmente è stato realizzato.
Lorenzo Siciliano
Consigliere Comunale
Capogruppo Partito Democratico