Nuovi incarichi e nuove destinazioni per due noti ufficiali dell’Arma dei Carabinieri che hanno lasciato una traccia molto importante nella città di Lecce: il Tenente Colonnello Francesco Mandia e il Maggiore Valentino Adinolfi, dopo anni di servizio dedicato al territorio e alla comunità locale, si apprestano a partire per una nuova sede. Questo cambiamento rappresenta non solo un’opportunità per loro, ma anche una perdita significativa per Lecce e l’intera provincia. Durante il loro periodo di permanenza, i due ufficiali hanno svolto un ruolo cruciale nel mantenimento della sicurezza e della legalità sul territorio. Hanno guidato numerose operazioni di polizia, collaborando attivamente con le istituzioni locali e promuovendo iniziative per sensibilizzare la comunità su temi di legalità e sicurezza. La loro presenza ha contribuito a instaurare un rapporto di fiducia tra i cittadini e le forze dell’ordine, fondamentale per il benessere sociale.
Il Tenente Colonnello Mandia, giunto a settembre 2019, da pochi giorni ha lasciato l’incarico di Comandante del Nucleo Investigativo di Lecce per assumere il Comando del Reparto Territoriale di Termini Imerese, alle porte di Palermo. L’ufficiale alla guida del Nucleo Investigativo, da cui dipendono ben 3 Sezioni che si occupano di crimini in genere, rilievi tecnici, artificieri antisabotaggio e di Cyber Investigation, in questi cinque anni ha focalizzato l’attenzione sulla lotta contro la criminalità che, sinergicamente alla preziosa collaborazione dei sui uomini, ha ottenuto risultati significativi riuscendo a smantellare numerosi gruppi criminali attivi nella provincia. Ricordiamo solo le ultime operazioni “Hydruntiade”, “Insidia”, “Athena” che hanno portato all’arresto di diversi esponenti di organizzazioni mafiose locali e al sequestro di beni di valore per un totale di milioni di euro. Non possono essere tralasciati anche gli arresti degli efferati omicidi tra quali quelli del collega in pensione “Silvano Nestola” avvenuto in Carmiano, del Falegname di Castrì di Lecce e della rapina avvenuta in Lequile ai danni di una coppia che si era accinta a prelevare del denaro al bancomat. Tutto ha contribuito ad evidenziare l’impegno instancabile del Tenente Colonnello Mandia e del suo team nel contrastare le forme di criminalità più insidiose. La sua esperienza e professionalità hanno permesso di implementare strategie efficaci per affrontare le sfide del territorio, portando a un aumento della sicurezza e a una diminuzione dei reati. L’ufficiale, noto per il suo approccio deciso e la sua esperienza, ha anche lavorato a stretto contatto con altre forze dell’ordine e istituzioni locali, promuovendo una sinergia importante per affrontare le problematiche legate alla criminalità.
Dal canto suo, il Maggiore Valentino Adinolfi, giunto a Lecce a marzo del 2020 e che già da domani lascerà l’incarico di Comandante della Compagnia di Lecce per assumere analogo incarico nella capitale, in questi quattro anni ha focalizzato l’attenzione sulla criminalità predatoria, oggetto di costante e continuo monitoraggio. L’ufficiale alla guida della compagnia, da cui dipendono ben 11 Comandi di Stazione, un Nucleo Banca d’Italia per la vigilanza alla filiale leccese e un Nucleo Tribunali per l’assistenza alle aule processuali, ha effettuato numerose operazioni di servizio per reati contro il patrimonio, furti in abitazione, in esercizi commerciali e di autovetture. Anche nel settore delle truffe ai danni di anziani, fenomeno odioso perché i truffatori approfittano della solitudine e della buona fede delle vittime, colpite nell’intimità del loro profondo legame d’amore per un figlio o un nipote, si è speso tanto nella repressione quanto nella prevenzione promuovendo nel territorio, un’opera di sensibilizzazione e di informazione, attraverso incontri organizzati presso parrocchie e centri per anziani, dando consigli pratici e utili a prevenire le condotte dei truffatori. Particolare attenzione ha poi rivolto al fenomeno riguardante la violenza sulle donne, supportando lo sviluppo delle indagini per un compiuto apprezzamento dei casi trattati. Infine ha sempre tenuto a cuore le progettualità avviate con il mondo della scuola, partecipando personalmente ai tanti incontri con i giovani finalizzati anche a far conoscere l’organizzazione dell’Arma dei Carabinieri.
La nuova assegnazione per entrambi rappresenta una sfida entusiasmante. Entrambi hanno espresso entusiasmo per le nuove opportunità, ma anche un forte senso di nostalgia per il tempo trascorso a Lecce e per i legami instaurati con la comunità. A loro l’augurio di buon lavoro.