Nella suggestiva cornice di Piazza Duomo a Lecce, è stato celebrato il 210° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, con una cerimonia rievocativa che si è svolta in tutti gli altri capoluoghi d’Italia. La ricorrenza rappresenta un momento di riflessione ideale per ricordare il passato, presentare il consuntivo dell’attività svolta nell’anno trascorso, guardare al futuro con rinnovati proponimenti e nuovi traguardi da raggiungere.
Il 5 giugno è la data in cui canonicamente si celebra la festa in coincidenza con l’attribuzione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di guerra dell’Arma (5 giugno 1920), a testimonianza della eroica partecipazione dell’Arma nel 1° conflitto mondiale. Era il 13 luglio 1814 quando, a Torino, il Re Sabaudo Vittorio Emanuele I° istituiva il “Corpo dei Carabinieri Reali”. Il Corpo divenne Arma con legge 30 settembre 1873. Da allora i Carabinieri vivono in modo esclusivo lo straordinario legame con il territorio, oggi affidato a 102 Comandi Provinciali, 536 Comandi Compagnia, 64 Tenenze e oltre 4500 Stazioni, cuore della nostra organizzazione, tra i simboli più antichi e amati dello Stato Italiano. La Benemerita, originariamente inquadrata nell’Esercito Italiano, il 31 marzo 2000 è stata elevata al rango di autonoma Forza Armata, quarta in ordine di costituzione, concorrendo alla difesa integrata del territorio nazionale ed assicurando il contributo alle attività promosse dalla comunità internazionale o derivanti da accordi internazionali, volte alla ricostruzione e al ripristino dell’operatività dei corpi di polizia locali.
La Festa dell’Arma si è tenuta, con solenne cerimonia militare, quale momento di celebrazione dei sentimenti e valori che ispirano l’operato quotidiano dei Carabinieri a cui l’Arma dedica cura per la loro formazione avendo a riferimento due principali obiettivi di maturazione: competenza e responsabilità. Il Carabiniere deve poter affrontare, con padronanza di mezzi, le varie dinamiche sociali, oggi essenzialmente condizionate dalle innovazioni tecnologiche e dalla globalità delle relazioni. Per questo, nel fornire strumenti adeguati al personale, vengono riservati spazi significativi alle applicazioni digitali e allo studio delle lingue, che affiancano i programmi delle materie giuridiche e tecnico-professionali. Grazie a una formazione completa e aggiornata, il Carabiniere può quindi garantire ai cittadini una presenza efficace ed aggiornata con l’evoluzione della nostra società, pronta a tutelare i loro diritti e la sicurezza del Paese.
Il Comandante Provinciale di Lecce, Colonnello Donato D’Amato, ha tracciato un quadro sull’attività svolta dall’Arma di Lecce e ha consegnato, insieme alle numerose Autorità intervenute, Encomi ed Elogi a 49 Carabinieri che, con abnegazione e professionalità, si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio.
In sintesi il Colonnello D’Amato, nel suo intervento, ha:
− reso un omaggio ai Carabinieri che hanno sacrificato la propria vita o sono rimasti feriti nell’adempimento del loro dovere. Un saluto affettuoso è stato rivolto alle vedove e gli orfani dell’Arma. Un particolare abbraccio commosso è stato rivolto alla famiglia del Carabiniere Francesco Ferraro che lo scorso 6 aprile, nel salernitano, ha perso prematuramente la vita nell’adempimento del dovere;
− salutato i Gonfaloni della Provincia di Lecce e dei Comuni di Lecce, Campi Salentina, Maglie, Gallipoli, Tricase e Casarano (località sedi dei Comandi Compagnia), nonché i labari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con il gruppo delle “Benemerite” e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma;
− ringraziato l’Arcivescovo metropolita di Lecce, Monsignor Michele SECCIA, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per aver concesso l’utilizzo di Piazza Duomo e per il supporto fornito, nonché il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce per aver accompagnato la manifestazione con la sua talentuosa orchestra di fiati;
− ringraziato il Prefetto di Lecce, Dottor Luca Rotondi, quale regista sagace e guida autorevole che, come Autorità Provinciale di P.S., valorizza al meglio l’impegno di tutte le Forze di Polizia;
− espresso sentimenti di gratitudine all’Autorità Giudiziaria, rappresentata ai suoi più alti livelli, per l’ampia fiducia riposta nell’Arma, impegnata nella risoluzione di efferati crimini e in importanti indagini tradottesi in molteplici operazioni di servizio;
− evidenziato che l’impegno dell’Arma, nel Salento, non è solo frutto del lavoro dei Carabinieri della componente territoriale (costituita nella provincia da 60 Stazioni, 1 Tenenza e 6 Compagnie), ma anche dell’attività quotidiana di articolazioni di specialità che intervengono in molteplici ambiti settoriali: il Gruppo Carabinieri Forestali (impegnato nel settore della tutela ambientale e della biodiversità, del contrasto agli incendi boschivi e agli abusivismi edilizi in aree sottoposte a vincoli ambientali), il Nucleo Operativo Ecologico (impegnato nella lotta al fenomeno delle eco-mafie), la Sezione Anticrimine del R.O.S. (nel contrasto al crimine organizzato ed eversivo), il Nucleo Ispettorato del Lavoro (a tutela dei lavoratori e della loro sicurezza) e il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (a tutela della salute pubblica);
− ha ricordato come, nell’anno trascorso dall’ultima Festa dell’Arma, per i Carabinieri della Provincia di Lecce sia stato un periodo di intenso impegno nello sviluppo di una attività programmatica volta ad orientare le risorse disponibili nel campo della prevenzione e in quello della repressione dei reati. Sono stati infatti conseguiti risultati di assoluto rilievo, raggiunti in stretta sinergia con la Magistratura e con le altre Forze di Polizia. Nell’ultimo anno, l’impegno dell’arma ha interessato più ambiti investigativi. Quello della criminalità predatoria, innanzitutto, oggetto di costante attenzione e continuo monitoraggio. Numerose sono state le operazioni di servizio ma tra tutte è stato fatto particolare riferimento all’operazione conclusa poche settimane fa a Nardò, quando, in maniera congiunta Carabinieri e Poliziotti hanno arrestato un soggetto presunto responsabile di una grave rapina in abitazione ai danni di una coppia. Così come anche la recente individuazione del presunto responsabile dell’esplosione di colpi di arma da fuoco contro un’abitazione privata che, dopo essersi sottratto alla cattura, è stato localizzato e arrestato grazie al lavoro congiunto di Carabinieri e Finanzieri.
Altre operazioni, invece, sono state concluse anche nel settore delle truffe ai danni di anziani, fenomeno odioso perché i truffatori approfittano della solitudine e della buona fede delle vittime, colpite nell’intimità del loro profondo legame d’amore per un figlio o un nipote. Nonostante le operazioni di servizio, tuttavia, la persistenza del fenomeno invita i Carabinieri a non agire esclusivamente sul piano della repressione, essendo necessario continuare a promuovere nel territorio, un’opera di sensibilizzazione e di informazione, attraverso incontri organizzati anche dai Comandanti di Stazione presso parrocchie e centri per anziani, dando consigli pratici e utili a prevenire le condotte dei truffatori.
L’azione dell’Arma è stata costante e mirata anche nel campo della criminalità organizzata, sotto la direzione della locale Procura Distrettuale Antimafia. In tale contesto è stato fatto riferimento a 2 principali operazioni. Quella dello scorso novembre, che si è conclusa con l’arresto di 37 persone e con la disarticolazione di un gruppo mafioso operante nel nord Salento a cui è stata attribuita, tra gli altri reati, anche la presunta responsabilità di ben 26 eventi intimidatori a scopo estorsivo; così come quella di appena due mesi fa, a Casarano. Operazione conclusa con l’arresto di 13 persone e la disarticolazione di ulteriori due gruppi criminali in contrasto tra loro per il controllo dello spaccio di stupefacenti nel territorio.
Entrambe le operazioni dimostrano che le dinamiche criminali della provincia sono costantemente monitorate e che, a fronte di effervescenze della criminalità organizzata, la risposta dello Stato arriva sempre. Nella lotta alla criminalità organizzata è determinante il senso di legalità e di giustizia che spinge i cittadini a scelte coraggiose. Scelte che è tanto più semplice fare, quanto più siamo stati educati nella nostra vita a fare scelte di legalità ed è per questo che, nella sfida contro la criminalità, l’arma vincente sono sempre i giovani.
Nell’ultimo anno, Comandanti di Stazione e di Compagnia hanno organizzato centinaia di incontri nelle scuole, raggiungendo oltre 7mila studenti in ogni angolo della provincia, con iniziative realizzate attraverso un’unione di intenti e di progettualità tra scuola, Arma dei Carabinieri, famiglie, Arcidiocesi e associazioni presenti sul territorio, come “Libera” e “Nomeni per Antonio Montinaro”. Grazie alla collaborazione dell’Arcidiocesi di Lecce e della fondazione “Splendor Fidei”, è stato possibile festeggiare proprio con gli studenti, raggiunti nelle strade dei loro quartieri, al suono della musica della Fanfara dei Carabinieri. I giovani non rappresentano solo il futuro; sono soprattutto il concreto presente. Nonostante le loro naturali fragilità, restano un esempio per molti adulti nel percorso verso un consapevole rispetto delle regole e dei diritti dei più deboli;
− inoltre, il Comandante ha ricordato l’impegno dell’Arma nel delicato fenomeno riguardante la violenza sulle donne. Purtroppo nel Salento in quest’ultimo anno, un’altra donna è stata uccisa ma contestualmente sono state oltre 600 le persone denunciate dall’Arma per reati da codice rosso, oltre 100 quelle arrestate e circa 140 quelle complessivamente colpite da misure cautelari. La delicatezza del fenomeno impone di continuare a tenere alta l’attenzione. Nel contrasto alla violenza di genere, infatti, nel delicato momento della formalizzazione di una denuncia, l’Arma opera con una “Rete nazionale di monitoraggio”, strutturata su Ufficiali di Polizia Giudiziaria, appositamente addestrati presso l’Istituto di Tecniche Investigative di Velletri, con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e supportare i Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini, anche attraverso il raccordo con la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche per un compiuto apprezzamento dei casi. La violenza di genere e le correlate procedure operative sono materie di continuo approfondimento in tutti i corsi di formazione di base e oggetto di periodici aggiornamenti.
La Compagnia di formazione schierata in Piazza Duomo era articolata su:
− un plotone nella tradizionale Grande Uniforme Speciale;
− un plotone di Comandanti di Stazione;
− un plotone di “Specialità” costituito da:
- Carabinieri Forestali;
- Carabinieri di Quartiere;
- Carabinieri in tenuta da Ordine Pubblico;
- Carabinieri della Sezione Rilievi Tecnici e Artificieri Antisabotaggio del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce;
- Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, del Nucleo Operativo Ecologico e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce;
In Piazza Duomo erano anche dislocate sei autoradio Alfa Romeo “Giulia” in dotazione ai Nuclei Radiomobili di Compagnia, che costituiscono il parco-autovetture impiegato per i servizi di pronto intervento su tutto il territorio provinciale.
Nel corso della cerimonia si è proceduto alla consegna dei riconoscimenti concessi a militari e reparti del Comando Provinciale di Lecce per meritorie attività di servizio svolte, alla presenza di una rappresentanza di militari in servizio e dell’Associazione Nazionale Carabinieri (militari in congedo) della provincia di Lecce, che svolge una sensibile ed importante azione di supporto sociale e di protezione civile, quale espressione concreta dello spirito dell’Arma a favore del cittadino, anche fuori dal servizio attivo, nonché dei familiari di militari dell’Arma deceduti in servizio. Nella circostanza, è stata data lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma. A concludere la cerimonia, con grande sorpresa per gli invitati e come omaggio a tutti i cittadini, è stato proiettato un “video mapping”, un’opera digitale mix di tradizione e modernità proiettata sulla facciata barocca dell’antico chiostro del seminario realizzata da un artista locale, grazie al prezioso contributo della fondazione “Splendor Fidei” e la collaborazione dell’Arcidiocesi di Lecce.