Quasi un turista su due è straniero, si viaggia molto in bassa stagione e le vacanze sono più brevi: questa l’analisi elaborata dal report sui visitatori che nel corso del 2023 hanno fatto accesso al punto di informazione e accoglienza turistica del Sedile di piazza Salandra, gestito da Turismo d’Autore. Gli operatori dell’Infopoint hanno censito e intervistato gli utenti nel corso dell’intero anno appena trascorso, tracciando una sorta di identikit del turista che sceglie Nardò e altre utili informazioni. La prima, netta, impressione che emerge dal resoconto (confortata anche dai dati di Pugliapromozione) è quella relativa al superamento della crisi dovuta alla pandemia, dal momento che i numeri sono tornati ad essere quelli degli anni precedenti al 2020. Le persone che hanno fatto ingresso nel Sedile da gennaio a dicembre 2023 sono state 17.992, un migliaio in più rispetto all’anno precedente. Il 45 per cento di questi è straniero, quindi quasi uno su due, visto che si tratta di turisti che provengono soprattutto da Germania e Francia in bassa stagione (da gennaio a giugno e da ottobre a dicembre) e da Francia e Belgio in alta stagione (da luglio a settembre). Ma non mancano visitatori provenienti da Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Argentina, Canada e Sudafrica. Gli italiani, invece, sono soprattutto pugliesi, campani e laziali in bassa stagione e campani in alta stagione. Crescono sensibilmente i visitatori nei segmenti gennaio-giugno e settembre-dicembre, mentre calano lievemente a luglio e agosto. I ponti di Ognissanti e dell’Immacolata, in modo particolare, hanno favorito la visita e la permanenza sul territorio neretino. A conferma di una destagionalizzazione dei flussi ormai acquisita. Un altro dato non trascurabile è che è cresciuta la tendenza a vacanze più brevi, preferite a soggiorni di una settimana o più. Tanti i motivi che i turisti hanno indicato come “decisivi” per la scelta di Nardò: il mare (grazie ai riconoscimenti della Bandiera Blu e delle Cinque Vele), il parco di Portoselvaggio, il patrimonio artistico e architettonico. I visitatori, italiani e stranieri, apprezzano autenticità e accoglienza e hanno una preferenza per soggiorni nel centro storico e in campagna, in mesi meno caldi e affollati. In tanti sono attratti anche dall’enogastronomia del territorio, con i tanti prodotti Dop e Igp, e dal fatto di poter godere dei contesti in bici o a piedi, utilizzando le piste ciclabili e i sentieri naturalistici. Emerge l’orientamento generalizzato a cercare un soggiorno di livello medio-alto.
I punti di forza, che emergono dalle risposte al questionario, sono l’accoglienza e la professionalità degli operatori e dei commercianti, la buona cucina, il decoro urbano e l’intensa attività dei vari contenitori culturali (castello, teatro, musei). Molto apprezzato è stato anche il ricco e vario calendario estivo degli eventi di spettacolo e di cultura. Nardò si conferma meta privilegiata degli amanti della fruizione “lenta”, principalmente tra la natura e lontano dal frastuono. In cima alle opzioni preferite il parco di Portoselvaggio (evidente soddisfazione per parcheggio e navette), la campagna dell’Arneo, i servizi di mobilità tra l’area urbana e le marine, le visite guidate con ape calessino, i tour delle masserie e delle ville eclettiche, le escursioni in barca, le iniziative nel castello e nei musei della città.
Non mancano ovviamente le criticità. I turisti hanno indicato l’abbandono sconsiderato dei rifiuti su strade periferiche e campagne, la scarsa formazione e professionalità del personale in alcune strutture ricettive, i prezzi alti in alcuni bar e ristoranti delle marine, i problemi strutturali come la mobilità tra paesi del Salento in bus e treno, i pronto soccorso affollati e gestiti male, la mancanza di parcheggi nell’area del lungomare di Santa Maria al Bagno e Santa Caterina.