Parte oggi “ScartiAMO la carta”, la campagna straordinaria di raccolta dedicata a scuole e uffici, pubblici e privati. Per un mese, fino al 23 novembre, le utenze interessate potranno prenotare gratuitamente il ritiro della carta (materiale cellulosico) di cui vorranno disfarsi, prenotando il ritiro attraverso una mail all’indirizzo scartiamolacarta@montecospa.it
Alla lettura della mail, gli addetti comunicheranno le modalità di conferimento e indicheranno il giorno e l’orario del ritiro, che verrà effettuato in orario pomeridiano nei giorni di giovedì e venerdì. Uffici e scuole dovranno predisporre la carta da conferire in scatole dello stesso materiale dal peso non superiore a quindici chili l’una per un massimo di venti scatole. Eventuali ulteriori richieste di ritiro potranno essere concordate. Il servizio è gratuito.
«Voglio ringraziare il Soprintendente archivistico e bibliografico della Puglia Marco Bascapè che ha voluto segnalarci l’opportunità di correggere il titolo della campagna di comunicazione ambientale per la raccolta straordinaria della carta lanciata nei giorni scorsi insieme a Monteco – dichiara l’assessora all’Ambiente Angela Valli – L’avevamo titolata ‘Svuota l’archivio’: una scelta che, di concerto con la Soprintendenza, abbiamo deciso di correggere perché poteva involontariamente dare adito ad equivoci. Gli archivi, pubblici e privati, sono tutelati per il loro valore culturale oltre che documentale e lo smaltimento di documenti in esso contenuti può avvenire solo previa autorizzazione. È evidente che l’intenzione non poteva essere quella di invitare gli uffici pubblici e privati a smaltire documenti di valore storico o culturale. Ma solo invitarli a liberarsi dei rifiuti di materiale cellulosico accumulato nei ripostigli a seguito della loro normale attività d’ufficio. Per questo abbiamo scelto di rinominare la campagna ‘ScartiAMO la carta’. Si svolgerà dal 23 ottobre al 23 novembre, e riguarderà scuole e uffici, pubblici e privati, che potranno prenotare il ritiro di ingenti quantità di carta o cartone – senza alcun valore archivistico o documentale – accumulate nel corso della loro ordinaria attività».