“I parchi e le strutture pubbliche nascono per avere scopo inclusivo, giammai discriminatorio dietro malcelate quanto volgari logiche di lucro, e il fatto raccontato dalla madre è ancor piú grave perché coinvolge un bambino, incapace di far valere i propri diritti e le proprie ragioni contro eventuali abusi subiti”: è quanto si legge in un comunicato a firma di Alberto Egidio Gatto e Pierluigi Tarantino, in rappresentanza del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Palazzo Personè, in relazione ad un increscioso fatto che si sarebbe verificato ieri a Nardò, presso il ”parco di San Gerardo”.
“Abbiamo appreso questa mattina dai canali social – si legge nella nota a firma di Gatto e Tarantino – lo sgomento di una madre il cui figlio sarebbe stato allontanato dal parco, in quanto era in corso una festa privata. Se la versione dei fatti fornita dalla madre rispondesse al vero (e non abbiamo motivo di dubitarne dal momento che un commento del gestore rilasciato sotto al post sembrerebbe fugare ogni dubbio) ci troveremmo al cospetto di un accadimento tristissimo, dai contorni grotteschi. Non è concepibile in alcun modo, infatti, che una struttura pubblica, realizzata con soldi pubblici, sebbene affidata alla gestione custodia di una associazione (la cui compagine sociale, tra l’altro, sarebbe pure in parte composta da candidati nelle liste a sostegno del Sindaco Mellone alle scorse amministrative) venga privatizzata ed interdetta alla pubblica fruibilità. Proprio per approfondire la triste vicenda, questa mattina abbiamo depositato una istanza di accesso agli atti finalizzata ad ottenere copia del contratto di gestione e del capitolato d’appalto, cui seguirà sicuramente un’interrogazione consiliare, non mancando di valutare se, dai fatti descritti dalla madre, possano derivare estremi di responsabilità, dei quali saranno senz’altro interessate le autorità giudiziarie competenti”.