Domenica 18 dicembre ore 14:30.
La prima sconfitta stagionale, già nel dimenticatoio, ha lasciato in dote, qualora occorresse, la carpita e giusta esperienza che accompagna questo campionato e questo girone. Mai abbassare la guardia per niente e di fronte a nulla. Il TORO ne ha compreso meccanismi e dinamiche, fino a questo momento , più di tutti, dimostrandolo! Uscendo a testa alta anche da Brindisi, dove ha sì perso la partita, ma non è stato sconfitto.
Per questo ci appuntiamo fieri al petto la spilla dell’orgoglio di essere rappresentati da questi ragazzi. Ragazzi umili, lavoratori, amici! Uomini che avrebbero potuto, se gli episodi e le decisioni indirizzate in taluni versi, piuttosto che altri, in tante, troppe partite, scrivere e raccontare un film ancora più avvincente. Non ce ne facciamo una ragione, ma non per questo svestiamo gli indumenti della signorilità. E andiamo avanti, verso nuove ed avvincenti sfide.
Come quella che ci aspetta domenica, quando sul green del “Giovanni Paolo II” i protagonisti saranno due fra le più blasonate squadre e città del Sud Italia. Perché la storia è storia, non un’assurda idea. E a contorno ci saranno due splendide tifoserie innamorate. Perché il calcio è del popolo, e se il popolo ama è la forza più bella e trainante che possa esistere e, quando è una forza sana, è sacrilegio tarparne le ali.
Esserci accanto, esserci sempre! E’ una legge del cuore, un dovere dell’anima. E se un popolo ama è sempre festa. Perché se il pallone rotola genera allegria, amicizia, vitalità. E se rotola a tinta granata, non c’è finale di Coppa del mondo che tenga! Tutti allo stadio, c’è Nardò – Barletta!