L’Oleificio Cooperativo Riforma Fondiaria ospita un interessante incontro aperto a tutti. L’invito, infatti, non è solo per addetti ai lavori, imprenditori agricoli e piccoli contadini, ma è rivolto a tutti i cittadini. L’obiettivo è rilanciare il progetto XylOR. Scopriamo insieme cosa prevede l’iniziativa.
L’oleificio cooperativo neritino è una di quelle strutture che non si è arresa. Nel momento storico più difficile dell’olivicoltura salentina, devastata dal batterio Xylella, il sodalizio presieduto da Michele Muci ha continuato a lavorare con grande impegno nonostante le difficoltà del momento. Il presente è inevitabilmente segnato da una riduzione della quantità di olive raccolte ma l’oleificio ha continuato ha produrre un prodotto di altissima qualità, aumentando la propria quota di presenza nel mercato locale e nazionale. Presente sì ma anche tanto futuro con incontri tecnici e consulenze sul campo per facilitare i nuovi impianti di olivi.
L’obiettivo generale di XylOR è riuscire a trovare urgentemente, una lotta contro il tempo scandito dal rapido avanzamento dell’epidemia sul territorio pugliese, strumenti per far rinascere e far convivere l’olivicoltura con il batterio nelle zone infette, nonché per contribuire a prevenire la sua diffusione nelle aree ancora indenni. L’impiego delle resistenze genetiche per convivere con malattie di cui non si conosce cura è infatti, oltre che comprovato da numerose evidenze storiche, un sistema duraturo, economico e sostenibile con l’ambiente.
L’individuazione sul territorio delle prime due varietà di olivo resistenti (Leccino e FS17), testimoniando la validità dell’approccio, rappresenta solo un punto di partenza essendo necessario disporre di molte più varietà per soddisfare le esigenze produttive, aumentare l’agrobiodiversità e quindi rendere l’agroecosistema più stabile e resiliente.
E’ un’iniziativa di CITIZEN SCIENCE ideata e sviluppata in collaborazione tra l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR ed Infoxylella®. L’idea consiste nel coinvolgere direttamente la cittadinanza in un compito difficile, la ricerca del classico ago nel pagliaio, ovvero individuare e segnalare poche piante di olivo resistenti su un territorio ormai enorme nelle aree rurali, marginali e naturali fortemente colpite dall’epidemia di Xylella.