ELEZIONE DEL REVISORE DEI CONTI: INDAGATI SINDACO, ASSESSORE E 19 CONSIGLIERI COMUNALI

Ha avuto conseguenze molto pesanti per la maggioranza la elezione, a presidente del collegio dei revisori dei conti, di un commercialista che era stato candidato in una lista a sostegno proprio del sindaco Mellone.

La procura della Repubblica di Lecce ha notificato 23 avvisi ad altrettanti politici della città: il sindaco Pippi Mellone, l’assessore Gianpiero Lupo e i consiglieri di maggioranza presenti in quel Consiglio. Poi ad un funzionario dell’apparato burocratico dell’epoca.

I fatti si svolgono nel momento in cui l’assise si appresta a votare la nomina del presidente dei revisori, un incarico da 28mila euro. Il Consiglio comunale vota ma ci si avvede, evidentemente dopo, che il professionista neritino non era eleggibile in quanto era stato candidato alla carica di consigliere comunale durante le ultime elezioni amministrative del 2021. La lista nella quale si era candidato era quella dei Liberi Popolari.
“Con deliberazione successiva – scrive il pubblico ministero Donatina Buffelli nel suo dispositivo notificato ieri – operano una sorta di sanatoria modificando ad personam lo Statuto del Comune di Nardò e dunque il suddetto articolo 82, non prevedendo più l’ineleggibilità a revisori di coloro che hanno partecipato all’ultima campagna elettorale. Poi anche una convalida della nomina illegittima già deliberata”.

Va da sé che l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa serve proprio ad informare questi politici che ora potranno essere assistiti e difesa dai propri legali di fiducia. Resta l’annotazione politica su come il Consiglio comunale sia inciampato già in una delle primissime riunioni dell’assise. I fatti, infatti, si sono verificati tra marzo ed aprile di quest’anno.