Il Pnrr finanzia anche la Green Community Ionico-Adriatica, lo strumento con cui dieci comuni delle province di Lecce e Taranto intendono contenere l’uso eccessivo di risorse naturali, promuovere lo sviluppo sostenibile dell’economia locale e ogni iniziativa utile alla valorizzazione e tutela delle aree protette. Per farlo avranno a disposizione 2 milioni e 388 mila euro.
Nella “community” ha un ruolo centrale il Comune di Nardò, che è capofila dell’aggregazione e che ancora una volta si pone alla testa dei processi di sviluppo dell’arco jonico del Salento. Oltre a Nardò fanno parte dell’aggregazione Alliste, Avetrana, Galatone, Gallipoli, Manduria, Porto Cesareo, Racale, Taviano, Ugento e i comuni tarantini Avetrana e Manduria. Tutti hanno sposato la strategia della Green Community Ionico-Adriatica, che è stata costituita il 1° giugno scorso a Bari alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia.
Il territorio della Green Community Ionico-Adriatica ha una estensione di 741 km quadrati e ospita poco più di 150 mila abitanti. Include aree protette nazionali e regionali (tra cui il parco di Portoselvaggio) e zone speciali di conservazione (come la Palude del Capitano), che sono anche degli importanti attrattori turistici. Ci sono numerosi elementi di rilevante importanza naturalistica, soprattutto nella fascia costiera, con biodiversità significativa, ma anche una certa frammentazione dovuta alla presenza di numerose aree urbanizzate. Uno dei punti di debolezza, ad esempio, è l’elevata circolazione di auto soprattutto lungo la fascia costiera, con rischi per l’ambiente e per l’aumento delle emissioni di Co2. Un altro tratto caratterizzante del territorio è un modello di agricoltura legato alla tradizione con forti resistenze ad intervenire sulle innovazioni. Esiste una polverizzazione delle aziende, prevalentemente dedite alla coltura di olivo e vite, in parte giustificata dai fattori limitanti del suolo e dell’acqua.
In questo contesto, la Green Community è finalizzata a salvaguardare i valori culturali e naturali del territorio, proteggere i paesaggi di pregio e la biodiversità, ridurre le emissioni di anidride carbonica, l’inquinamento e lo spreco di risorse, contrastare il progressivo indebolimento del ruolo dell’agricoltura locale. In concreto, per quanto riguarda il territorio neretino, il finanziamento consente la realizzazione di un impianto di fonti rinnovabili per la climatizzazione della masseria Torrenova. È prevista poi la riqualificazione della zona a ridosso dell’incompiuta vasca di accumulo acque di Portoselvaggio con la creazione di un percorso per mountain bike (pump truck). Nonché la nascita del “Parco dei sapiens”, un parco giochi sostenibile per promuovere il gioco nelle aree verdi e la conoscenza del distretto archeologico di Portoselvaggio. Il programma degli interventi prevede una poderosa azione trasversale, comune a tutti i territori: la messa in rete di ciclovie, ippovie e camminamenti; l’abbattimento di barriere architettoniche; la fornitura di bici-cargo, e-bike e prese di ricariche auto per garantire soluzioni green da usare in alternativa ai mezzi propri; la realizzazione di “un’oasi” con alberi, mini-officina e fontanella per l’acqua; investimenti destinati alla creazione di una filiera corta tra le aziende agricole, al fine di valorizzare le produzioni tradizionali e tipiche di qualità; laboratori didattici esperienziali per promuovere la cultura dell’azienda agricola tradizionale sostenibile; la mappatura dei percorsi naturalistici e delle ciclovie; la realizzazione di un sito web e un’app dedicata che contengano tutti i percorsi, i punti di interesse, con una descrizione testuale e fotografica, con i contatti degli enti e tutti i riferimenti utili per la fruizione; l’installazione (nei punti cardini e più frequentati dei percorsi) di 20 tavole tematiche con la descrizione della Green Comunity; la stampa di una brochure di progetto, l’organizzazione di dieci seminari formativi, la partecipazione a fiere nazionali e regionali per presentare il progetto.
Hanno lavorato al progetto l’ufficio Ambiente e il portavoce del sindaco Agostino Indennitate con il coordinamento dell’assessore all’Urbanistica, Parchi e Aree protette Andrea Giuranna.
“Questo finanziamento – esulta il sindaco Pippi Mellone – è l’ennesima dimostrazione del ruolo guida che la mia amministrazione e la mia città hanno assunto rispetto allo sviluppo della fascia jonica del Salento. Siamo decisivi, come è accaduto per altri progetti, nella “partita” cruciale della progettazione e del reperimento di risorse per interventi molto utili alle comunità e al territorio. Virare al green significa riequilibrare il nostro approccio con quello che ci circonda e con le risorse disponibili, ma significa anzitutto determinare un cambio di mentalità da parte di tutti, dal semplice cittadino a colui che ha responsabilità pubbliche e poteri gestionali”.
“Green, sostenibilità ed ecosostenibilità – puntualizza Andrea Giuranna – sono temi in cima alla lista di qualunque amministrazione pubblica. Questo progetto e il finanziamento relativo ci danno l’opportunità di una serie di azioni e interventi molto efficaci a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili locali e dello sviluppo di un turismo sostenibile, per migliorare l’efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti, infine per potenziare l’integrazione dei servizi di mobilità e lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile. Visione, concretezza e gioco di squadra hanno funzionato”.