Tanti ragazzini in bici sono partiti da piazza Castello. Un disordine impressionante, però, nel coordinamento offerto dal Comune. Così ci sono state diverse forature per strada e anche qualche ragazzino caduto sull’asfalto. Senza parlare della “pattuglia” in moto con le insegne municipali: non erano agenti di Pm ma ausiliari del traffico.
Allora è lecito chiedersi che cosa stia succedendo dentro la Polizia locale, ormai decimata. Mentre gli uffici traboccano di amministrativi. E perché non si verifica una “rivolta” degli effettivi?
Andiamo con ordine: le manifestazioni come questa sono belle. Rappresentano una buona idea.
Ma le idee camminano sulle gambe degli uomini e attualmente lassù in Comune questa gambette sono esili e hanno la tremarella.
Perché non puoi pensare veramente, se conosci minimamente il territorio, di spostare decine o centinaia di ragazzini scatenati fino alla masseria Boncuri.
No, non lo puoi davvero nemmeno pensare. Morale: impossibile tenere a bada una torma di ragazzini che hanno impennato dall’inizio alla fine del percorso. Con i risultato che le bambine, o i più calmi, hanno preferito non partecipare proprio alla passeggiata per ritirarsi in buon ordine.
Qualcuno ha tentato di sgridarli in continuazione ma senza ottenere nessun risultato. Uno di questi mini ciclisti è anche caduto sulla strada, ferendosi in maniera lieve.
Speriamo che non ci sia necessità di attivare una assicurazione per eventi come questo. Altri hanno forato perché, evidentemente, la strada era accidentata.
Ma chi doveva badare al corteo? Fare, come si dice, “viabilità”? Due ausiliari del traffico, assunti in origine per controllare i “grattini” nelle marine. Messi sulla sella di due moto a loro rischio e pericolo.
E gli effettivi? e gli agenti di polizia locale? Pare che non fossero disponibili, che non ci fosse disponibilità della pattuglia. Ma la manifestazione è stata realizzata lo stesso.
Morale: va bene tutto ma non scherziamo con queste cose. E che la politica facesse la sua parte. Basta anche una interrogazione all’assessorato e agli uffici preposti. E la prossima volta andrà meglio.