Commentare gli zero a zero non é mai il top. La gioia del gol ha un sapore senza pari, ed il numeroso pubblico e il tifo di altre categorie, oggi presente e protagonista, avrebbe meritato di gustarla. Ma si tratta di uno sport che racchiude la sua bellezza nell’imprevedibilità e nelle fiammate improvvise, ma decisive, nel dare delle svolte.
Ecco dunque che le due colossali occasioni capitate, una a Antonacci per il TORO, che solo davanti al portiere non inquadra la porta, e l’altra un legno alla sinistra di Viola, per gli ospiti, sono i sussulti maggiori di un match che è stato inchiodato dalla sagacia tattica dei due Mister che lo hanno preparato perfettamente, ma, di fatto, fino ad annullarsi.
Senza dimenticare il disturbo dell vento. Per la verità gli ospiti, squadra organizzata e ben messa in campo, ottimi palleggiatori, hanno avuto solo l’occasione testè citata, mentre il Nardò, che avrebbe voluto dare continuità alle vittorie, é apparso più determinato e voglioso di mandare la “pelota” oltre la linea bianca.
E lo ha fatto soprattutto nella ripresa dopo gli “aggiustamenti” tattici ricevuti, evidentemente, nell’intervallo. Resta la consapevolezza di avere disputato tutto sommato una buona partita, dove emerge la solidità difensiva di una squadra che sta, per necessità, utilizzando un solo difensore di ruolo causa squalifiche e infortuni, emergenza alla quale sopperisce con profesisonalità e duttilità tattica. Oggi Mengoli é stato protagonista in positivo nelle retrovie chiudendo tutti i varchi.
Si perde la vetta della classifica di un campionato incerto e molto equilibrato, difficile come pochi. Prossimo match, causa elezioni, mercoledì 28 settembre. Nota finale, e non a margine, il ritorno al Giovanni Paolo II di Tonino Screti, ex Presidente Granata degli anni ottanta, omaggiato dalla dirigenza con una maglia ricordo.