In merito alla vicenda del bambino con disabilità di una classe quinta di scuola primaria impossibilitato a frequentare l’immobile di via Bellini, l’amministrazione comunale chiarisce che già lunedì scorso la soluzione era stata individuata e che di questo erano state informate la famiglia e la dirigenza scolastica. Precisa, inoltre, che non è stato possibile attuare sino ad oggi la soluzione individuata, cioè il trasferimento della classe e di un’altra quinta (dello stesso modulo didattico) presso il plesso di piazza Umberto I, solo per difficoltà logistiche e organizzative.
“Nei prossimi giorni – fa sapere l’assessora all’Istruzione Giulia Puglia – la classe di questo bambino e un’altra quinta saranno trasferite a piazza Umberto, come avevamo già stabilito. Il fatto che il trasferimento non si sia ancora concretizzato è dovuto a ragioni di tipo organizzativo e logistico, avendo a che fare con un’attività molto complessa di riqualificazione di molti immobili scolastici e di riorganizzazione delle classi. La situazione era stata già definita e la famiglia e la dirigente scolastica ovviamente ne erano al corrente. Capisco il disappunto per i ritardi, ma la baraonda che ne è derivata è incomprensibile. Quello che posso dire con certezza è che nel giro di pochissimo metteremo il bambino nelle condizioni migliori per frequentare la scuola e studiare. Mi limito a fare l’amministratore, a metterci la faccia e soprattutto ad affrontare i problemi e a risolverli. Evito di commentare gli esercizi di sciacallaggio delle ultime ore e le strumentalizzazioni costruite senza conoscere tutti gli aspetti della vicenda”.
“Posso confermare – aggiunge la dirigente del Polo 1 Novella Italia Pepe – che la problematica era stata subito evidenziata e che la soluzione era stata già trovata nella giornata di lunedì, con il coinvolgimento della famiglia del bambino. Anche nella mattinata di ieri ci sono stati contatti costanti con l’assessora Puglia e con gli uffici comunali con l’obiettivo di risolvere con tempestività le oggettive difficoltà in cui si è trovato il bambino. Avevamo ipotizzato anche una soluzione diversa, ma più lunga e complessa, con l’installazione di un ascensore a scuola. In ogni caso, un confronto ragionato e sereno, di cui francamente mi risulta incomprensibile l’evoluzione nella serata di ieri e l’ingiustificato clamore mediatico in cui siamo finiti. Mi dispiace, ovviamente, anche perché l’amministrazione comunale ha mostrato sin da subito piena disponibilità a risolvere la questione”.