Possiamo ben dire che per noi è stato come un sogno l’incontro nel mezzo dì di un giorno, alla vigilia della partenza da Santa Maria al Bagno di Arturo Presta, fresco di cento anni e proteso verso traguardi più longevi, vivace di intelletto e ricco di memoria.
Ed anche per Arturo è stato un sogno di ricordi, di recitazione, di impegni futuri e di entusiasmi sentimentali verso noi due, come sempre avvolti di ammirazione e di stupore, e verso il piccolo Enrico, che aveva voluto venire a salutarlo con la curiosità dell’adolescente nei riguardi di una persona centenaria.
Ci eravamo già incontrati in questi suoi giorni di vacanza, come nell’affettuosa e gioiosa festa del 23 agosto, giorno del suo compleanno.
Tuttavia in queste ore ci ha presentato tutta la sua persona e la sua esperienza attraverso le fasi della sua arte pittorica, ritrattistica e letteraria, del suo amore per la sua musica, cui aveva dedicato i primi anni della sua giovinezza da componente della «Banda Verde», vanto musicale di Nardò di un tempo, talmente famosa da giungere per concerti anche in Basilicata, come nel 1938 nella stessa Muro Lucano.
Il nostro è stato un omaggio ad una bella e nobile persona: di autentico rispetto umano, di grande senso civico e di forza morale; di umorismo signorile e di grande legame alla sua Nardò e a Santa Maria al Bagno; di nostalgico sentimento per ogni angolo della sua terra, che ricorda con lucidità, e per i suoi amici, che ama con lealtà.
Il suo è stato un gesto di gratificazione verso di noi e vero le nostre mogli, che più volte ha citato, attraverso la gioia sprizzante dai suoi occhi e dai suoi sorrisi, e attraverso l’impegno sia di sentirsi più intensamente con noi sia di inviarci sue composizioni.
Abbiamo colto l’occasione per rivolgere la richiesta di recitare sue poesie e di lasciarsi riprendere con video: non ha saputo né voluto non accoglierla, pur costretto ad improvvisare.
Ed allora l’ammirazione, che quasi per miracolo si rinnova sempre, è sgorgata a piena gioia dinanzi ai contenuti, allo spirito animatore della composizione e alla interpretazione, decisa e chiara, come da provetto attore di lungo corso.
Il tempo, però, passava, ma si è quasi fermato quando ha recitato ‘Stu Nardò (è in allegato).
Un profondo nostalgico amore si leggeva nella sua voce, pari alla commozione che il nostro cuore stillava.
Solo 20 anni a Nardò degli attuali 100 anni e di altri ancora da trascorrere lontano da Nardò…
Sì, vicino ai due figli premurosi Cesare e Paolo e alle loro carissime famiglie, ma lontano dalla sua Nardò!
Mentre lo ringraziavamo con abbracci fraterni e gli auguravamo un buon rientro al Nord, nel Milanese, e soprattutto lunga vita in piena energia, è giunto l’amico Mario Nanni per un altro spaccato di affetto, di memoria e di sogno.
Mario Mennonna ed Enrico Carmine Ciarfera