MUSEO CIVICO EMANUELE BARBA – PNRR: CANDIDATO IL PROGETTO PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE FISICHE, COGNITIVE E SENSORIALI

Il Comune di Gallipoli punta ad una maggiore fruizione dei contenitori culturali, in particolare del Museo Civico Emanuele Barba, rispondendo all’avviso pubblico del Ministero della Cultura (MIC) con una proposta progettuale finalizzata alla rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei.

Nello specifico l’avviso cui ha risposto l’Ente nello scorso agosto è rivolto ai luoghi della cultura pubblici non appartenenti al Ministero della Cultura da finanziare nell’ambito del PNRR e rientra nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura. Misura 1 patrimonio culturale per la prossima generazione, Componente 3 Cultura 4.0 (MIC 3-3) Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere didattiche e cognitive in musei biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura finanziato dall’unione europea –Next Generation EU.

Il Museo Civico – dedicato alla figura di Emanuele Barba, personalità gallipolina di avvio all’emancipazione culturale della città di Gallipoli – custodisce, nella città vecchia, il patrimonio storico e culturale con l’obiettivo di garantire un luogo di conservazione della memoria e di innovazione nell’ informazione e didattica del territorio. Il Museo è uno dei più antichi del territorio salentino e rappresenta, insieme alla Biblioteca e all’Archivio Storico, il cuore antico delle opere, delle conoscenze e delle azioni cittadine. Oltre alla sua funzione espositiva, svolge un’importante azione di attività didattica museale, sebbene la struttura museale sia oggi completamente impraticabile dai portatori di disabilità motorie, cognitive e sensoriali. È difatti non solo priva di rampe d’accesso ma anche scarna di qualsiasi accorgimento utile a garantire l’accessibilità alle diverse utenze possibili: mancanza di adeguata illuminazione, colori, percorsi ed accorgimenti tattilo/plantari.

Commenta il vicesindaco Riccardo Cuppone con delega ai Lavori Pubblici: “Abbiamo un solo obiettivo: inclusività. Puntiamo sulla qualità e sull’innovatività con particolare riferimento alla fruizione digitale del patrimonio artistico culturale. Il Museo oggi necessita di confermare la sua potenzialità rendendo maggiormente fruibili le collezioni e l’intera struttura in un’ottica di accessibilità universale. Le barriere rappresentano un ostacolo per chiunque, dunque non solo per le persone in condizioni di disabilità, ma per tutti i potenziali fruitori di un bene. Per questo motivo si intende, attraverso le azioni proposte, favorire la fruizione del patrimonio esistente a un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo”.

Il progetto richiede una spesa complessiva di 500 mila euro, non solo per una maggiore accessibilità fisica ma anche per l’implementazione del sito web e, in generale, per una maggiore fruizione e accessibilità digitale. Il Museo è ad oggi sprovvisto di sito internet, per questo motivo sarà creato un sottodominio dal sito del Comune per caricare tutti i contenuti testuali, video e audio realizzati secondo i principi di accessibilità della Legge Stanca e AGID, che assicurino la fruizione ampliata di informazioni e conoscenza. Per incentivare la produzione di contenuti partecipati saranno creati i collegamenti con le pagine dei principali social network. Fondamentale è la realizzazione del punto informativo da remoto, con sistema chat/chat bot e formazione personale.

“Tutti i contenuti elaborati per il progetto saranno sia con video LIS che con audiotesti scaricabili dal sito e non mancheranno interventi infrastrutturali e ausili visivo-tattili per il percorso museale.  L’azione di valorizzazione a 360° ha lo scopo di attrarre nuovi e vecchi visitatori e creare una rete stabile di fruitori” conclude Cuppone.