SICILIANO: “CONTINUANO A TASSARE E INDEBITARE I NERETINI”

Riunito il consiglio comunale per la discussione del bilancio di previsione.

All’ordine del giorno vi erano 15 punti, tra cui il bilancio. Lo strumento – per intenderci – con il quale il Comune decide cosa fare con i soldi dei cittadini. Dalle tasse agli investimenti sui diversi settori.

Abbiamo innanzitutto avuto la drammatica conferma di quanto avevamo già preannunciato alla comunità: sul fronte della tassazione Comunale, Mellone e i suoi hanno scelto di mantenere al massimo consentito dalla legge le aliquote IMU ed IRPEF. In buona sostanza, nonostante il Governo nazionale abbia espressamente previsto la possibilità per i Comuni di ridurre la tassazione, questa gente non ha mosso un dito per offrire anche mezza boccata di ossigeno alle famiglie, ai commercianti, alle imprese della Città.

Ma, badate bene, il dato più squalificante ed evidentemente chiaro di come questi “signori” stiano continuando a spremere fino al midollo le casse comunali, è contenuto in ciò che ci è balzato agli occhi da una primissima lettura degli atti. Vale a dire l’indebitamento che la comunità neretina sta continuando inesorabilmente a subire per volontà del Sindaco in carica e della sua Giunta. Ai mutui già contratti negli scorsi anni per un importo complessivo di 9 milioni di euro circa (pista ciclabile e marciapiede Santa Caterina – Santa Maria al Bagno e intervento di asfalto e marciapiedi in zona Pagani), si aggiunge, da oggi, quello per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport per ben 3 milioni e 800 mila euro. Cifra che fa lievitare il debito comunale per i SOLI MUTUI a 11 milioni e 755 mila euro. Un debito medio per abitante pari a 358,84 euro.

Vi chiederete. Ma il “nuovo” palazzetto dello sport del quale Mellone straparla da sei anni a questa parte non doveva essere realizzato con i proventi della vendita dell’ex gerontocomio? Quello stesso gerontocomio dove “i bambini sarebbero tornati a nascere a Nardò”? Ebbene, no. Perché quella procedura è saltata, per motivazioni che abbiamo già portato all’attenzione delle autorità competenti.

Mellone e la sua squadra dei disastri doveva, in qualche maniera, ripianare lo smacco. E allora quale altra soluzione se non indebitare, ancora una volta, le casse comunali. Mica costa fatica, mica sono soldi loro. Basta una previsione in bilancio e 21 Consiglieri Comunali favorevoli a tutto, indistintamente.

E questi personaggi si definiscono amministratori con il principio del ”buon padre di famiglia”. Se amministrassero così le loro famiglie, le avrebbero già mandate a gambe all’aria da un pezzo. Ma sono sicuramente più oculati quando si tratta di casa loro. Molto meno quando si tratta della casa di tutti.

Ma non finisce qui. Perché il nervosismo, le palate di fango che Mellone e i suoi ci hanno buttato addosso sono enormi e sono il termometro che fa comprendere chiaramente come questa gente vada su tutte le furie quando gli viene detta la verità dei fatti e vengono smontate pezzo per pezzo le loro menzogne con le quali continuano a campicchiare, usandole per prendersi gioco di una comunità intera.

Noi resistiamo, come sempre. Restateci accanto.

Lorenzo Siciliano, consigliere PD