Quel dì funesto a Nardò
tempesta aerea arrivò,
concittadini sterminati
e feriti cagionati.
Età buia, oscura,
a pensar fa paura,
fu conflitto, il secondo
a coinvolger il mondo.
Era luglio ventitrè
novecentoquarantatrè,
esplosione violenta
ore tredici e trenta.
Ordigni sganciati
su rotaie dagli alleati
per stoppar l’invasione
dei tedeschi nel meridione.
Attimi di terrore,
di sgomento, di timore,
squarciata la nostra terra
da quegli ordigni di guerra.
Nell’area martoriata
una casa dilaniata,
dai neritini nomata
la casa sgarrata.
I possidenti della casa,
al suolo quasi rasa,
ne fecero donazione
per una postazione.
Il terreno circostante
in via lungimirante
al Comune fu pur elargito,
ora a parco è adibito.
Una stele oggi è eretta
nell’area qui predetta
con i nomi dei caduti
all’improvviso perduti.
E’ per non dimenticare
il passato e rigettare
ogni guerra e violenza
imparando dall’esperienza.
Ornella De Benedittis