“Negli ultimi giorni la Regione Puglia è stata investita da un nuovo scandalo che ancora una volta riporta il malfunzionamento della sanità regionale agli onori, o meglio ai disonori, della cronaca.
Un’inchiesta coordinata dalla Procura di Lecce ha messo in luce un quadro desolante di corruzione da parte di rappresentanti delle istituzioni pugliesi nella gestione della macchina amministrativa.
Ebbene, ciò che è emerso è un sistema malato di voti di scambio, favori sessuali e cibi pregiati in cambio di posti di lavoro, superamento di concorsi e promozioni.
Azioni mirate all’arricchimento personale e al rafforzamento del consenso elettorale che avrebbero inquinato settori cruciali della Pubblica amministrazione.
In primis, la sanità, dove gli abusi di potere sono particolarmente indegni perché compiuti sulla pelle dei cittadini fragili e dove negli anni si sono cumulate criticità, ingiustizie e persino situazioni imbarazzanti come i recenti attacchi rivolti dall’assessore regionale alla sanità Rocco Palese al primario del Pronto soccorso “Vito Fazzi” di Lecce, il dott. Silvano Fracella.
Attendiamo che la giustizia faccia il suo corso, ma leggendo tutto ciò che l’inchiesta sta portando a galla, prevalgono sconforto e rabbia.
Se tutto fosse confermato, sarebbe un altro schiaffo alla Puglia onesta, ai giovani che lasciano la nostra terra per trovare altrove la propria realizzazione, a chi non si rassegna al clientelismo, ai cittadini che si affidano al Servizio Sanitario pubblico, alla gente che con dignità e fatica costruisce il proprio futuro.
La politica che tutela solo sé stessa è un male sociale che uccide meritocrazia e democrazia. Da essa tutti indistintamente dobbiamo prendere le distanze e tutti dobbiamo condannarla”.
Così Maria Soave Alemanno, deputata neretina del Movimento 5 Stelle, in un intervento di fine seduta alla Camera Dei Deputati.
Soave Alemanno