“Gli studenti della 4 BS del Liceo scientifico linguistico “A. Vallone” di Galatina hanno partecipato al concorso Senato&Ambiente presentando una puntuale indagine sul sistema idrico salentino.
In particolare, hanno preso in esame il progetto “Irrigazioneb Salento”, che a partire dagli anni ’80 avrebbe dovuto sopperire al fabbisogno idrico dei campi, ma che ancora non è mai stato avviato, nonostante le enormi spese pubbliche e il problema sempre attuale della siccità.
Il nucleo principale di quest’opera è l’ Invaso Del Pappadai, nei pressi di Monteparano, Taranto, che avrebbe dovuto essere il punto di raccolta delle acque provenienti dal fiume Sinni a partire dall’invaso di Monte Cotugno in Basilicata.
Si tratta di un bacino, in grado di contenere fino a 20 milioni di metri cubi d’acqua per fini irrigui in agricoltura e costato allo Stato 262 milioni di euro: eppure finora non è mai entrato in funzione a causa di alcune tratte collassate per eventi atmosferici e mai riparate.
I ragazzi, che in questo video spiegano molto bene la questione https://bit.ly/3OpKv0Q ,chiedono risposte dalle istituzioni.
Io, che di ambiente mi occupo dall’inizio del mio mandato, ne sono venuta a conoscenza e ho accolto le loro istanze con la volontà di farmene portavoce.
Porterò dunque la questione all’attenzione dei Ministeri competenti e, come punto di partenza, ho già depositato un’interrogazione parlamentare al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero delle Politiche Agricole per avere risposte sui tempi previsti per il collaudo dell’invaso del Pappadai e sulle cause che ostacolano la sua entrata in funzione.
La trovate qui https://bit.ly/3beiifr
Abbiamo tra le mani la più grande opera idraulica mai realizzata dal dopoguerra in Italia, che da sola potrebbe risolvere le gravi carenze idriche del Salento.
Sarebbe imperdonabile ridurla a un inutile spreco da milioni di euro.”
Così Maria Soave Alemanno, deputata neretina del Movimento 5 Stelle.
Soave Alemanno