RENDICONTO E TARI, IL CONSIGLIO APPROVA

Il Consiglio comunale, ieri sera, con 21 voti a favore e 3 contrari ha approvato il conto consuntivo 2021, il documento comunemente noto come “rendiconto” che riassume l’attività dell’ente, presentando i risultati finanziari, economici e patrimoniali conseguiti nell’esercizio trascorso. Un atto nello stesso tempo contabile e “politico”, perché consente di tirare le somme di quanto fatto nel corso dell’anno di riferimento.

“Il rendiconto è la fotografia dello stato di salute dell’ente dopo un anno di gestione – ha detto in aula l’assessore al Bilancio Gianpiero Lupo – un 2021 non semplice per le note motivazioni legate alla pandemia. Larga parte della spesa corrente, infatti, è stata indirizzata verso interventi di sostegno o per coprire la riduzione degli introiti derivanti dai tributi locali minori. Anche da un punto di vista operativo il mio settore ha dovuto fare i conti con l’alternarsi di diverse figure dirigenziali e quindi di altrettante linee di condotta, per questo sono orgoglioso della professionalità e della disponibilità dei dipendenti. Ma è comunque un bilancio sano e solido, forse anche più di quello degli anni scorsi. Come, del resto, hanno certificato i revisori con il proprio parere positivo”.

  Il Consiglio, inoltre, ha proceduto alla presa d’atto (con 21 voti a favore e 3 contrari) del Piano Economico Finanziario dei servizi di igiene urbana per il 2022 validato da Ager, che contiene anche la determinazione della tariffa e la relativa rateizzazione (scadenze al 31 luglio, 30 settembre e 1° dicembre). Come già annunciato, la riduzione delle bollette 2022 della Tari sarà del 2%, frutto di un ulteriore miglioramento nell’efficienza gestionale e di una virtuosa gestione del servizio rifiuti, oltre che dei residui non utilizzati del fondo Covid dello scorso anno (a sostegno delle utenze gravate dalle restrizioni dell’emergenza sanitaria).

Con 21 voti contrari e 3 a favore sono stati respinti i due emendamenti dell’opposizione che, in tema “Tari”, proponevano l’aumento delle rate da 3 a 4, l’esenzione per i nuclei familiare con Isee non superiore a 5 mila euro e la riduzione del 50% per i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro. “L’opposizione – è il commento del sindaco Pippi Mellone – avrebbe voluto introdurre una sorta di tassa patrimoniale facendo pagare a 1/4 dei neretini i 3/4 del costo del servizio di igiene urbana. In pratica, 5000 cittadini avrebbero pagato, grazie a questi emendamenti, 6 milioni di euro di bollette. Per non parlare del salasso per i commercianti che avrebbero visto triplicare il costo della Tari in un momento di grave crisi economica. Proposte oscene, fatte senza il minimo approfondimento, quando sarebbe bastato fare riferimento a qualunque studio Istat sulle famiglie del Mezzogiorno, dove due Isee su tre sono inferiori a dieci mila euro. Per quelli dell’opposizione, evidentemente, le famiglie con Isee superiore a 15 mila euro sono ricche e possono permettersi una bolletta media di 1200 euro. L’aula, ovviamente, ha respinto gli emendamenti, portando a casa invece una riduzione del 2% per tutti”.

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