Venerdì 13 Maggio 2022, alle ore 19:00, la Biblioteca del Centro Servizi Culturali di Nardò ospita Osvaldo Marangio, voce matura del panorama letterario italiano, per presentare il suo libro, “Il gobbo dell’orto” (Edizioni I Libri di Icaro).
Romanzo fantastico ambientato in Salento durante l’Ottocento, “Il gobbo dell’orto” si muove lungo il confine tra magia e realtà, esplorando un territorio umile e selvaggio, con un occhio molto attento verso l’epoca storica in cui sono immersi i fatti. Osvaldo Marangio, come un cantastorie di tempi dimenticati, ci presenta una fiaba per adulti (e non solo) capace di esaltare la potenza dei sentimenti grazie a una storia fluida e avvincente.
La presentazione si svolge presso la Biblioteca del Centro Servizi Culturali – Convento dei Carmelitani – Corso Vittorio Emanuele II, Nardò, Area V, alle ore 19:00. Presenzierà l’Assessore alla Cultura Giulia Puglia per i saluti istituzionali. Presenterà e introdurrà il Dott. Mauro Vaglio, direttore del Centro Servizi Culturali e Bibliotecari. Dialogherà con l’autore Mariarosa Malandugno, referente biblioteca Achille Vergari.
L’ingresso è gratuito.
Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni telefonare ai numeri: 3204961602 – 3453964233
“Il gobbo dell’orto”: L’intreccio delle storie dei personaggi si sviluppa all’interno di magie e tradizioni, di cultura e memoria, senza mai perdere di vista la voglia di esplorare con profondità l’animo umano.
Le vicende vengono messe in moto dalla passione del Conte Cosimo Varriani nei confronti della giovane Agnese, bella contadina alle sue dipendenze che è sentimentalmente legata con il marito Oreste. Questo non sembra frenare il desiderio del Conte che, pregno di arroganza e potere, decide di ricorrere a ogni mezzo pur di avere la donna per sé, persino alla magia.
Dal suo folle capriccio nascono spiacevoli conseguenze che investono la famiglia del Conte, quella di Agnese e anche una giovane maga, di nome Esperina, chiamata proprio dal Conte per aiutarlo nella conquista.
Il gobbo dell’orto si muove lungo il confine tra magia e realtà, esplorando un territorio umile e selvaggio, con un occhio molto attento verso l’epoca storica in cui sono immersi i fatti. Osvaldo Marangio, come un cantastorie di tempi dimenticati, ci presenta una fiaba per adulti (e non solo) capace di esaltare la potenza dei sentimenti grazie a una storia fluida e avvincente.
Un romanzo che ha sconfitto la polvere del cassetto per lasciarsi sfogliare in tutta la sua bellezza.
Osvaldo Marangio (San Pietro Vernotico, 1949) ha da poco aperto il suo forziere pieno di storie, racconti e poesie. Oltre al suo lavoro in ospedale, ha dedicato la sua vita alla lettura e alla scrittura. Nel 2003 ha collaborato con scritti inediti e poesie presso periodici locali, alcuni dei quali letti anche durante manifestazioni pubbliche.
Ha partecipato nel 2014 al concorso letterario Il paese della poesia di Rocca Imperiale con tre sue poesie. Una di queste, Esodo, è stata inserita in una raccolta curata da Aletti Editori.
Il gobbo dell’orto (I Libri di Icaro, 2021) è il suo romanzo di esordio.