DAL 3 AL 5 GIUGNO A LECCE E PORTO CESAREO EVENTO FINALE DI “UNDERWATERMUSE”

Da venerdì 3 a domenica 5 giugno tra Lecce e Porto Cesareo appuntamento con l’evento finale di UnderwaterMuse (Immersive Underwater Museum experience for a wider inclusion). Dal 2019, il progetto approvato e finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione transfrontaliera – Interreg Italia-Croazia 2014/2020, si occupa della promozione e della valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo sulle due sponde dell’Adriatico, attraverso la progettazione di parchi – sentieri archeologici sommersi e la creazione di soluzioni digitali innovative per la loro fruizione.

Nei tre giorni (venerdì, sabato pomeriggio e domenica mattina), il Museo Castromediano di Lecce ospiterà il racconto dei risultati finali di questo innovativo progetto, il convegno “Stati generali della gestione dal basso del patrimonio subacqueo” – con la partecipazione di docenti universitari, addetti ai lavori, rappresentanti istituzionali da tutto il bacino del Mediterraneo – una mostra fotografica e l’esplorazione immersiva con visori 3D di relitti e reperti.

Nella mattinata di sabato 4 giugno, inoltre, nell’area marina protetta di Porto Cesareo – Torre Chianca, i convegnisti saranno coinvolti in una visita snorkeling, una sperimentazione partecipata dei sentieri subacquei per conoscere i relitti delle Colonne e delle anfore Tripolitane fino alla necropoli sommersa. Potranno, inoltre, visitare la mostra archeologica all’interno di Torre Chianca e fruire con Oculus Quest, sistema progettato per la realtà virtuale, dell’app “La nave delle colonne di Porto Cesareo: il viaggio incompiuto”.

L’evento sarà affiancato da un press tour a cui parteciperanno giornaliste, giornalisti e blogger di settore che saranno accompagnati a visitare alcuni dei luoghi più significativi del patrimonio archeologico subacqueo salentino: dal molo adrianeo di San Cataldo di Lecce alla Riserva Naturale e Oasi WWF Le Cesine, dall’area marina protetta di Porto Cesareo – Torre Chianca fino ai sarcofagi di San Pietro in Bevagna.

Nelle quattro aree campione di Torre Santa Sabina in Puglia, Caorle in Veneto, Grado in Friuli Venezia Giulia e Resnik/Siculi nella contea di Spalato in Croazia, il progetto UnderwaterMuse ha applicato, in questi tre anni, un protocollo metodologico e tecnologico basato su ricerca, conoscenza, sviluppo e comunicazione. Infatti, il suo obiettivo è quello di trasformare un sito complesso e multistratificato in un parco archeologico (o ecomuseo) sottomarino attraverso metodologie e tecniche innovative e/o sperimentali al fine di cercare di ridurre la perdita di importanti patrimoni culturali e di garantire la nascita di spin-off legati alla promozione turistico-culturale.

Nel corso della giornata inaugurale, i risultati e i prodotti (video, portale, animazioni) del progetto saranno esposti da Rita Auriemma (coordinatrice di UnderwaterMuse e docente di Archeologia subacquea dell’Università del Salento), Anna Del Bianco (ERPAC FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia), Carlo Beltrame ed Elisa Costa (Università Ca’ Foscari di Venezia), Aldo Patruno (direttore del Dipartimento di Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia), Marjan Dumanić e Marijana Čular (RERA S.D), Ivan Šuta e Ivanka Kamenjarin (Comune e Museo Civico di Kaštela). Interverranno al convegno, tra gli altri, Barbara Davidde (soprintendente nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo), Giuliano Volpe (Università di Bari, già presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici), Fabio Pagano (soprintendente del parco Archeologico dei Campi Flegrei), Ferdinando Maurici (soprintendente del mare della Regione Sicilia).

«UnderwaterMuse è stato ed è un progetto ambizioso: fare di un patrimonio invisibile o comunque riservato a pochi un patrimonio di tutti, attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle comunità, nello spirito della Convenzione UNESCO 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo e della Convenzione di Faro, sul diritto di tutti al patrimonio culturale», sottolinea la coordinatrice del progetto Rita Auriemma. «Abbiamo messo in pratica soluzioni diverse ma complementari: portare le persone al patrimonio con la creazione di parchi e sentieri archeologici subacquei, portare il patrimonio alle persone, usando in maniera comunicativa e narrativa la realtà virtuale ed aumentata».

L’evento finale di UnderwaterMuse – Immersive Underwater Museum Experience for a wider inclusion, progetto approvato e finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Croazia 2014/2020, realizzato da ERPAC FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia (capofila), in partnership con Università Ca’ Foscari Venezia, Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Ente Pubblico RERA S.D. per il coordinamento e lo sviluppo della contea di Spalato e Dalmazia e Comune di Kaštela, è organizzato da Regione Puglia ed ERPAC con Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Poli BiblioMuseali di Puglia, Museo Castromediano, ESAC – Euromediterranean Seascapes Archaeology Center, Università del Salento, Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Università di Foggia in collaborazione con Area Marina Protetta e Comune di Porto Cesareo, Coordinamento Ambientalisti pro Porto Cesareo onlus con il sostegno di Quarta Caffè.

La partecipazione è gratuita tramite
registrazione al form bit.ly/UnderwaterMuse_Form