INCLUSIONE E COESIONE: FINANZIATI 6 PROGETTI PNRR DI COMUNE E AMBITO SOCIALE

Tutti finanziati con fondi Pnrr nell’ambito della Missione 5 del Piano, “Inclusione e coesione” i progetti presentati dal Comune di Lecce (settore welfare) e dall’Ambito territoriale sociale (del quale Lecce è capofila), per un importo complessivo di 3.266.500 euro. L’avviso finanzia attività di inclusione sociale di determinate categorie di soggetti fragili e vulnerabili come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, persone con disabilità e persone senza dimora.

Con Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati ammessi  a finanziamento  i seguenti progetti.

“Percorsi di autonomia per persone con disabilità” (M5C2 1.1.2) per un valore complessivo nel triennio di 715.000 euro. Il progetto punta a realizzare l’indipendenza abitativa per persone con disabilità, che saranno accompagnate verso una vita indipendente. Sarà costituito un gruppo di massimo sei persone con disabilità che abiteranno insieme in un appartamento di proprietà del Comune di Lecce in Viale Grassi, bene confiscato alla criminalità organizzata. L’appartamento sarà adeguatamente ristrutturato e il “gruppo appartamento” sarà accompagnato per ogni singolo componente in percorsi di inserimento sociale e lavorativo.

“Housing first” (M5C2 1.3.1) è un progetto finanziato con 710.000 euro nel triennio e garantirà assistenza alloggiativa temporanea fino a 24 mesi a singoli o piccoli gruppi di individui in gravissima difficoltà o a nuclei familiari in difficoltà estrema che non possono immediatamente accedere all’edilizia residenziale pubblica e necessitano di una presa in carico continuativa. Per questo scopo sarà recuperato e restaurato un appartamento sequestrato alla criminalità organizzata di proprietà del Comune di Lecce in Via Melica.

 “Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini” (M5C2 1.1.1), per un valore complessivo nel triennio di  211.500 euro prevede il rafforzamento dei servizi di assistenza sociale per sostenere la capacità genitoriale e i bambini e le famiglie che vivono in condizione di fragilità e vulnerabilità. Saranno attivate azioni di supporto domiciliare rivolte ai genitori, per ridurre o evitare il rischio di allontanamento dei bambini e adolescenti dal nucleo familiare attraverso la predisposizione di progetti individualizzati, elaborati insieme alle famiglie.

Con il progetto “Stazioni di posta – Centri servizi per il contrasto alla povertà aperti alla cittadinanza, di non grandi dimensioni” (M5C2 1.3.2.)  per un valore complessivo nel triennio di 1.090.000 euro sarà finanziato un centro servizi per il contrasto alla povertà, che sarà realizzato nei pressi della stazione grazie al recupero di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Il centro sarà rivolto ai cittadini in condizione di povertà estrema e sarà presidio sociale e sanitario, mensa sociale, centro di raccolta della posta per i cittadini senza fissa dimora che risiedono presso la casa comunale. Vi si svolgeranno attività di mediazione culturale, counseling, orientamento al lavoro, consulenza legale, distribuzione di beni in riuso, banca del tempo. Anche questo intervento sarà realizzato grazie al recupero di un bene confiscato alla Mafia, questo situato nei pressi della stazione.

“Rafforzamento dei servizi sociali a sostegno della domiciliarità” (M5C2 1.1.3) per un valore complessivo di 330.000 euro in tre anni. Con questo progetto sarà costituita una équipe professionale, con formazione specifica, per migliorare la diffusione dei servizi sociali su tutto il territorio e favorire la “de-istituzionalizzazione” e il rientro a domicilio dagli ospedali delle persone anziane, potenziando l’assistenza domiciliare integrata.

“Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno dei burn out tra gli operatori sociali” (M5C2 1.1.4) presentato insieme dagli Ambiti di Lecce e di Campi salentina, e che sarà finanziato per un valore nel triennio di 210.000 euro. Con i fondi saranno implementati progetti e attività di sostegno e supervisione degli operatori sociali, per rafforzarne la professionalità,  favorire la condivisione delle competenze e prevenire il fenomeno del “burn out”.

“È una notizia importantissima per l’Ambito sociale e per la città, perché grazie a questi fondi potremo attivare pratiche di intervento sociale mai sperimentate nella nostra città, rivolte a una pluralità di soggetti deboli, intervenendo fortemente su temi quali il disagio abitativo, la povertà estrema e l’inserimento sociale e lavorativo di persone in condizione di svantaggio a causa delle disabilità – dichiara l’assessora al Welfare Silvia Miglietta – ringrazio il personale dell’Ambito sociale, i funzionari e il dirigente che hanno espresso progetti e proposte innovativi che il Ministero del Lavoro ha riconosciuto come meritevoli. Saremo un presidio di innovazione nel campo dell’intervento sociale e lo faremo recuperando e riutilizzando a fini sociali ben tre immobili confiscati alla criminalità, che conosceranno finalmente un utilizzo a vantaggio della comunità”.