NARDÒ, LA FESTA DEL SANTISSIMO CROCIFISSO ENTRA NEL VIVO. IN PIAZZA SALANDRA IO TE E PUCCIA E ENZO PETRACHI

Comincia la settimana dedicata alle celebrazioni del Santissimo Crocifisso. Il Parroco della Basilica Cattedrale, Don Giuliano Santantonio, con l’amministrazione comunale del Sindaco Pippi Mellone, e il Comitato feste patronali, hanno consolidato un programma di manifestazioni che coinvolgeranno l’intera cittadinanza. Non mancheranno i tipici stand fieristici, il 14 e 15 maggio, le luminarie e gli eventi religiosi che ogni sera nella basilica cattedrale fino a venerdì 13, vedranno i fedeli riunirsi per la recita comunitaria del Santo rosario e la Santa Messa. Concluderà le celebrazioni uno spettacolo musicale all’insegna delle tradizioni salentine.

Sabato 14 maggio alle 18:30 si celebra la Santa messa pontificale officiata da S.E. Mons. Giuseppe Piemontese, Vescovo emerito di Terni-Narni-Amelia, e da S.E. Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi di Nardò Gallipoli e, a seguire, a partire dalle 19.30, la processione. Il simulacro del Santissimo Crocifisso, accompagnato dai fedeli, percorrerà le vie cittadine partendo da piazza Pio XI per proseguire verso corso Garibaldi, Piazza Umberto I, via Regina Elena, via Roma, piazza Diaz, corso Galliano, piazza Mazzini, via Grassi, piazza Osanna, ove avverrà la benedizione della città, piazza della Repubblica, corso Vittorio Emanuele II, piazza Salandra, via Duomo e rientro in Cattedrale. Accompagnerà per tutto il percorso il Complesso bandistico musicale “La cittadella dei ragazzi” diretto dal Maestro Giovanni Greco.

Domenica, in cattedrale si celebreranno le messe alle ore 7:30, 9, 10:30 e 19 e per concludere i festeggiamenti, dopo gli eventi religiosi, a partire dalle 20.30, tutta la cittadinanza è invitata in piazza Salandra per uno spettacolo musicale con il gruppo salentino “io te e puccia” e la partecipazione del cantautore leccese Enzo Petrachi, per dare vita ad un evento esclusivo all’insegna del folk e delle tradizioni popolari.

Il Santissimo Crocifisso – Storia, tradizione e fede.

A Nardò, i festeggiamenti in onore del Crocifisso hanno radici secolari, risalenti all’anno 761 quando un crocifisso in legno di cedro, dal colore nerastro, giunse in città con i monaci basiliani e posizionato in cattedrale. Qualche secolo più tardi, 18 maggio del 1225 i saraceni saccheggiarono la cattedrale e tentarono di bruciare la statua del Crocifisso. Ma proprio mentre tentavano di portarla fuori dalla chiesa, Il braccio sinistro urtò alla sommità dell’angolo della porta, rimanendo incastrato e, quando uno dei soldati tentò di reciderlo con la spada, iniziò a sgorgare sangue in abbondanza, tanto che i saraceni, spaventati, fuggirono via. Da allora il “crocifisso nero” è collocato alla sommità dell’altare maggiore, e ogni anno nello stesso periodo, quest’anno il 14 e 15 maggio, è festeggiato dal popolo neretino che in esso venera la figura di Gesù in croce, testimonianza tangibile dell’immenso amore di Dio per l’umanità e il ricordo della speranza della Resurrezione.