STORIE DI DOPPI COGNOMI, DI GENEALOGIE E DI…OMONIMIE!

 

Fui grato a chi scelse di attribuirmi anche il nome di mio nonno.

Di cognomi, dunque, posso accontentarmi di quello che ho, pur amando e rispettando mia madre alla stessa maniera e nella stessa misura di quanto ami e rispetti mio padre.

Tuttavia, mai e poi mai rinuncerei a portare il nome del grande EGIDIO, che abbandonò la vita terrena trent’anni fa ma che arde e vive nel mio cuore quotidianamente e mi ha sempre accompagnato, io lo so, lungo il cammino della mia vita.

Ricordo l’orgoglio che provai la prima volta che varcai la soglia del ”Tribunale di Nardò” da praticante avvocato, ormai dieci anni fa, nell’ascoltare tutti i suoi colleghi cancellieri e funzionari di giustizia usare parole tanto belle e profonde nei confronti di mio nonno, che in quel Tribunale aveva consumato mezza vita al ”servizio” del Giudice Sodo.

EGIDIO v’è, dunque, in tutte le cose per me importanti. V’è sui miei documenti, sulla mia carta intestata, sulla targa del mio studio legale, nel fregio della mia firma, in banca…ovunque fuorché sui social dove, per rispetto della sua memoria, ho evitato.

Il mio nome completo, dunque è ALBERTO EGIDIO GATTO.

Si ricordino, dunque, gli adoratori di ERIS che, in questi giorni, stanno organizzandomi il funerale dopo aver letto (male, come sono abituati) certi atti giudiziari che riportano nulla piú di una FUGACE OMONIMIA riferibile al sottoscritto, che sulla lapide gradirei fosse riportato il mio nome per intero: ALBERTO EGIDIO GATTO.

Nel frattempo, per non deluderli troppo, nell’attesa che scoprano da soli che non sarò io la loro TROIA, continuerò a farmi grasse risate contemplando la loro sciatteria morale e mentale e non rinuncerò a guardarli dritto negli occhi (come mio padre ed, appunto, EGIDIO mi insegnarono a fare) mentre ingoiano il POMO che stavolta non è fatto nemmeno d’oro ma del guano dei loro stessi pittaci.