LECCE – Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, delegato Anci per Energia e Rifiuti, ha scritto una lettera al ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini per chiedere al Governo l’approvazione del Piano di gestione dello spazio marittimo, strumento di pianificazione che individua a monte per iniziativa pubblica, attraverso adeguati studi e analisti tecniche, le aree idonee o non idonee per l’installazione di impianti eolici offshore e ne garantisce l’equilibrata distribuzione sul territorio nazionale.
«La perdurante assenza di una pianificazione di parte pubblica – scrive il sindaco Salvemini – sta alimentando a livello territoriale contrarietà, conflitti, perplessità; anche in quanti sono convinti della necessità di incrementare la produzione di energia da eolico offshore. È quello che sta accadendo in Puglia e nel Salento, per effetto di richieste di parchi eolici nel basso Adriatico, tra Bari e Leuca, senza alcuna considerazione – tra l’altro – dell’impatto cumulativo».
L’approvazione del Piano è obbligatoria per gli stati europei a seguito della Direttiva 2014/89/UE e anche il Decreto Legislativo 199/2021 (c.d. “Decreto rinnovabili”) prevede il Piano come riferimento all’interno dei procedimenti di autorizzazione.
«La conseguenza di questa vacatio legis – scrive Salvemini – è che a tutt’oggi i meccanismi autorizzatori operano in assenza di regole che stabiliscano la corretta localizzazione dei parchi eolici offshore; in sostanza l’individuazione dell’area è rimessa ad una valutazione del soggetto proponente, che dopo aver acquisito la concessione demaniale per un determinato sito presenta il progetto ai fini della VIA e del rilascio dell’autorizzazione unica. Il tutto in palese contrasto – continua – con quanto stabilito dal decreto 199del 2017 che prevede ‘una razionale pianificazione degli impianti offshore, preventiva rispetto alla assegnazione in concessione degli spazi acquei dedicati ed attenta ai valori paesaggistici’».
In questa cornice a giugno 2021 il MITE ha emanato l’avviso pubblico per la ‘Produzione di energia elettrica mediante impianti eolici offshore galleggianti’, con plurime richieste di installazione di impianti di fronte alle coste italiane giunte da parte di privati.
“Le scrivo, dunque, per chiederLe – conclude Salvemini – in ragione della responsabilità assegnata al suo Ministero di adottare ogni iniziativa utile perché il nostro Paese, nell’interesse di investitori e comunità locali, possa presto avere il tanto atteso Piano di gestione dello spazio marittimo e perché i procedimenti autorizzativi che si attiveranno, a seguito dell’ultimo avviso Mite, non prescindano da esso. Per sostenere convintamente lo sviluppo delle rinnovabili a mare serve dotarci necessariamente di questo strumento che l’Europa ci chiede dal 2014 e gli italiani attendono”.