Prosegue ad ampie falcate e a suon di colpi coloriti il percorso di avvicinamento di Galatone alle Elezioni Amministrative. Sul piatto non solo i temi caldi in termini di visione della città, ma anche i tanti nomi che in questi giorni palesano il proprio avventurarsi nella competizione elettorale.
Nel week-end la maggioranza uscente ha messo in scena al Teatro Comunale l’ufficializzazione della candidatura al bis di Flavio Filoni: presenti per dar man forte al Primo Cittadino tanti nomi di spicco della politica pugliese, dal presidente della Regione Michele Emiliano a quello della Provincia Stefano Minerva, dalla Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone all’assessore Alessandro Delli Noci. Gli ospiti hanno preso parte anche all’incontro sulla “comunità energetica galatea”, iniziativa proposta dalla sezione locale di Con in tempi di rincari energetici.
Torna a tirare bordate ai due competitor l’avvocata Emanuela Settimo De Mitri, candidata di Progettiamo Galatone, che intanto annuncia per il prossimo 20 marzo un incontro pubblico sulla crisi dell’olivicoltura: la Settimo De Mitri si dice “Non vicina all’amministrazione Filoni. Mi sono sempre opposta al loro agire amministrativo. Non ho condiviso scelte, modi e metodi”, e contestualmente precisa di non aver “Fatto parte dell’amministrazione Nisi. Non ero con loro 5 anni fa e non lo sono ora. Emanuela Settimo De Mitri sta con sé stessa e con tutti gli amici che la sostengono”. Poi rilancia il punto programmatico sul centro storico: “Recupereremo gli antichi mestieri, ripristineremo l’antico basolato e le antiche fontane. Attueremo un regolamento comunale, con l’inserimento di un Piano Decoro e un piano pluriennale di utilizzo degli immobili di proprietà comunale”.
L’altra sfidante, Annamaria Campa, nel frattempo punzecchia gli uscenti: “In teatro si aggira il fantasma dell’opera mentre fuori, con voi, condividiamo la città”. La dirigente propone una vasta gamma di vicende su cui registra le sbavature della maggioranza, parlando di “sindrome delle privatizzazioni”, “politica della non comunità”, “ambientalisti a convenienza”, urbanistica ironicamente “intelligente”, “consulte non partecipate”, “cultura esclusiva”, “laureati non riconosciuti”.
Si succedono senza soluzione di continuità, intanto, le presentazioni dei candidati al consiglio comunale: la coalizione che sostiene Filoni è la più precoce delle tre a proposito delle dichiarazioni di chi tenterà di accaparrarsi uno scranno a Palazzo dei Domenicani, sfornando quotidianamente nomi e cognomi di chi sarà aggregato alle sette liste che sosterranno il sindaco, lasciando però campo aperto alle critiche delle opposizioni per il cospicuo numero di candidati provenienti dalla vicina Nardò. Sul tema il dibattito è molto partecipato, con le liste avverse agli uscenti che stilano elenchi di profili “importati” e Filoni che bolla quest’attenzione come “offesa” a chi si mette in gioco con la sua coalizione.