Al netto dei comunicati ufficiali e di una sbandieratissima unione d’intenti, dalle parti della Maggioranza che sostiene il sindaco Flavio Filoni non tira un’ottima aria in termini di rapporti tra le varie anime che la compongono. Per la coalizione che sostiene il Primo Cittadino uscente le gatte da pelare sono legate non solo all’addio di alcuni pezzi di Consiglio Comunale, ma anche ad alcune dinamiche squisitamente politiche che smuovono il terreno della coalizione di centro-sinistra.
Il tassello ormai perso è quello della consigliera comunale Daniela Maglio che poche ore fa ha annunciato pubblicamente il suo addio alla Maggioranza di Palazzo dei Domenicani: “Con amarezza, nonostante gli sforzi e tutte le mie battaglie all’interno della maggioranza di governo, ho preso le distanze da questa amministrazione, comunicando al Sindaco di essere indipendente dal gruppo di maggioranza. Dopo una lunga riflessione ho ritenuto condividere il mio disagio nello svolgere il ruolo di consigliere comunale in questi quattro anni e mezzo”.
Quello della consigliera, 85 preferenze alle passate Amministrative con la lista “Galatone Protagonista” dell’assessore Roberto Bove, è un attacco sui modi e sui temi: “Ho sempre sperato che gli obiettivi che ci eravamo posti nel 2017 – scrive – potessero essere attuati. Basta pensare alla vicenda del cimitero, dove sono prevalsi interessi di pochi, alla vicenda impianti sportivi, piscina compresa, dove con forza ho sempre sostenuto che potevano esserci soluzioni più vicine agli interessi della città, a Piazza Padre Pio dove il degrado e le spreco di risorse pubbliche è sotto agli occhi di tutti” sostiene, e intanto incassa l’approvazione del centro-destra cittadino, con gli apprezzamenti pubblici dell’ex sindaco Livio Nisi e il dialogo già aperto per una candidatura a sostegno della (non ancora ufficialmente annunciata) corsa a sindaco di Annamaria Campa. Si tratta del secondo consigliere perso all’interno dell’assise in cinque anni: praticamente all’inizio si defilò in favore dell’opposizione il consigliere Pasquale De Monte.
Ben più imbarazzo lo creano altre vicende legate alla logica partitica e ai rapporti tra le forze che partecipano alla coalizione: ha comportato più di qualche malumore in tutto il centro-sinistra della Provincia la mossa del Presidente della Regione Michele Emiliano, che lo ha visto nominare assessore alla sanità lo “storico avversario” Rocco Palese. Anche dalle parti di Galatone i Dem hanno espresso il proprio disappunto, così come ha ritenuto di fare (per poi evidentemente ritirare) la pagina Facebook della lista civica “CambiaMenti” che esprime l’assessore al Bilancio Maurizio Pinca, con un attacco a testa bassa al Governatore, prontamente rimosso dopo poche ore per evitare incidenti diplomatici con il discusso Presidente, ma “pizzicato” dai social vicini al centro-destra.
D’altronde, il centro-sinistra non crede che giovi perdere il sostegno di Michele Emiliano, come potrebbe succedere se un alleato di governo in Consiglio Comunale scrivesse che “Da quando governa la Regione Puglia ha dimostrato di essere al contempo tutto e il suo contrario” o che “Sfilano nel suo cahier personaggi come Abbrescia, Cassano, Schittulli, Di Gioia e ora Rocco Palese”, magari rimproverandolo per aver “Mostrato fiero la maglia di Fratelli d’Italia, elogiato Salvini, dato il suo sostegno incondizionato a Pippi Mellone. Sarebbero sembrate certamente frasi inopportune, data anche la vicinanza dell’assessore Roberto Bove (di origine politica legata alla Destra) al sindaco neretino Pippi Mellone, fatta non solo di pubblico apprezzamento ma anche di fattivo sostegno organico alla campagna elettorale appena iniziata.
Lo sarebbero alla luce della presenza in coalizione della lista “Con” ln rappresentata in consiglio regionale per Lecce dall’assessore Delli noci,, che si preannuncia importante attore in tutte le dinamiche politiche interne delle città pugliesi. Con un Emiliano pronto a sedersi al tavolo con tutti, la coalizione che per cinque anni ha guidato la città tenta, con qualche inciampo, di rimanere unita per non perdere il sostegno del Presidente in favore di altri protagonisti.