AMMINISTRATIVE GALATONE 2022: POCHE SORPRESE IN ATTESA DEL CENTRO-DESTRA.

Sono passate due settimane da quando la prima competitor dell’uscente Flavio Filoni, l’avvocata Emanuela Settimo De Mitri, ha presentato in diretta Facebook il proprio programma amministrativo. La lista “Progettiamo Galatone” ha illustrato la sua idea di città, incontrando anche il confronto social con la Maggioranza uscente, ma da quel momento i canali ufficiali dei giocatori in campo non hanno più rilanciato sul confronto per Palazzo dei Domenicani.
Sulla partita pesa ancora l’apparente stallo del centro-destra, al momento opposizione in Consiglio Comunale: gli addetti ai lavori danno per certa la discesa in campo in qualità di candidata sindaco per Annamaria Campa, ex assessore alle politiche sociali della Giunta Nisi (2012-2017), ma l’attuale dirigente dell’istituto Enrico Medi non ha ancora sciolto pubblicamente la riserva sulla sua coalizione che dovrebbe essere abbastanza larga, con forze centriste e destrorse protagoniste dentro e fuori dall’Assise di piazza Costadura.
Se i canali ufficiali latitano, resta apertissimo lo scontro tra i due partecipanti già annunciati sui profili social dei sostenitori della Settimo De Mitri e del Primo Cittadino Filoni, che ha già lanciato le sue sette liste a sostegno della candidatura per il bis. Principali temi di confronto il verde pubblico e i lavori pubblici: sul primo tema non mancano le polemiche legate soprattutto ai lavori appena iniziati in piazza San Sebastiano, con gli attacchi a testa bassa di chi appoggia l’avvocata di Progettiamo Galatone. Il sindaco (e i suoi supporter) dal canto loro rivendicano la bontà dell’intervento e sottolineano quanto in cantiere dal punto di vista degli interventi, pubblicizzando il cambio dei lampioni agli ingressi della città e gli interventi in tema di strutture scolastiche e sportive. Polverone anche sul muro in costruzione in piazza San Pio, a protezione dell’area giochi per bambini: su tutti i temi il comun denominatore è la dialettica “poco cortese” tra le parti: l’augurio per i cittadini è che il dibattito non si trasformi in una guerra tra bande, che è ciò che a momenti lasciano presagire le incontinenze social degli attori in campo.