“Le nostre perplessità sull’utilità e sui costi delle trincee drenanti prospettate dalla Regione come soluzione per superare lo stallo del nuovo depuratore di Porto Cesareo mai entrato in funzione, vengono condivise ora dalla Provincia di Lecce, che con determina dirigenziale del servizio Ambiente ha disposto di sottoporre il progetto a valutazione d’incidenza ambientale.
L’autorizzazione provvisoria allo scarico in battigia, che abbiamo sempre indicato come unica soluzione fattibile e immediata, potrebbe risolvere un problema ambientale e di salute pubblica che si trascina da decenni. E invece ci si ostina a temporeggiare, in danno della comunità di Porto Cesareo e della sua economia basata sul turismo. Sono 42 anni che questa perla del Salento è senza impianto di depurazione, ed implora l’autorizzazione provvisoria all’utilizzo di un’opera che aspetta solo di entrare in funzione con gli allacciamenti. Di questa richiesta mi sono fatto portavoce in Consiglio regionale fin dal marzo scorso, con una prima audizione. E poi con un’interrogazione, una seconda audizione e persino un sopralluogo tecnico, a maggio, con il dirigente della sezione Risorse idriche, l’ingegner Andrea Zotti, che sostanzialmente ci diede ragione. Sono seguite altre due audizioni e, nell’ultima, è spuntata l’amara sorpresa del progetto delle tre vasche drenanti a cui abbiamo subito detto no. Contrarietà che abbiamo ribadito e motivato anche in Consiglio regionale a luglio scorso. Ma la Regione ha deciso di tirare dritto senza considerare le nostre ragioni, portando avanti un progetto che comporta un inutile spreco di risorse pubbliche e soprattutto di tempo, e che adesso viene bocciato anche dalla Provincia di Lecce.
Esattamente un anno fa organizzammo anche un sit-in molto partecipato a Porto Cesareo, coinvolgendo l’amministrazione comunale, le forze politiche, associazioni e liberi cittadini.
Intanto, l’ennesima stagione estiva bussa alle porte senza che sia stato fatto un passo in avanti per consentire a Porto Cesareo di uscire finalmente dall’incubo dell’inquinamento ambientale del suo mare meraviglioso”