SOSPETTO INQUINAMENTO POZZI ARTESIANI TORRE CHIANCA, PAGLIARO: “DOPO MIA INTERROGAZIONE, DA REGIONE SOLLECITO CONTROLLI AD ARPA E AQP”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS:
«Aspetto torbido e odore di marcio: sono i segnali che hanno messo in allarme i residenti della marina di Torre Chianca, in provincia di Lecce, che dopo aver fatto eseguire esami di laboratorio dagli esiti preoccupanti, chiedono garanzie sulla potabilità dell’acqua che proviene dai pozzi artesiani.
È stata rilevata infatti una “elevata concentrazione di azoto nitrico, cloruri e sodio con elevata alcalinità e durezza e conducibilità elettrica, con notevole sedimento e forte odore di putrido”. Chi vive in quella località non può più utilizzare l’acqua non solo per bere, ma anche per gli usi domestici, ed è costretto a ricorrere a mezzi di fortuna come autobotti  e cisterne.
Una condizione di pericolo sanitario e di grave disagio di cui sono fatto portavoce in un’interrogazione urgente che ho presento a novembre scorso all’assessora all’ambiente Anna Grazia Maraschio, chiedendo controlli immediati da parte di Arpa Puglia.
Solo due giorni fa, in risposta alla mia interrogazione, è giunto il riscontro degli uffici competenti: la sezione Autorizzazioni ambientali e il servizio AIA del dipartimento Ecologia e paesaggio. Ed è un riscontro che, purtroppo, ci dà ragione, e sollecita Arpa Puglia e Acquedotto Pugliese a “provvedere con sollecitudine, per quanto di competenza, alla verifica delle cause dell’eventuale inquinamento, al monitoraggio e al controllo sulla qualità delle acque dei pozzi artesiani presenti nel territorio della marina di Torre Chianca, per fornire chiari indirizzi alla cittadinanza”.
Il sospetto che vi siano sostanze nocive in quei pozzi è fondato, ma le verifiche tecniche necessarie tardano ad arrivare. Ecco perché oggi ho scritto alla direzione generale e scientifica dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, e ai vertici di Aqp, per sollecitare un’azione di controllo che non può più essere rimandata. Aspettiamo riscontro in tempi celeri, e soprattutto i dati degli esami, per accertare le cause dei valori anomali rilevati dalle analisi di laboratorio, e l’eventuale inquinamento della falda.
Considerato lo stato di motivata apprensione in cui vivono i residenti della marina di Torre Chianca, e i pesanti disagi a cui sono costretti da mesi, ci aspettiamo accertamenti rapidi per dare risposte alle ansie dei cittadini»