Il D.P.C.M. 17 dicembre 2020 ha previsto il Reddito di Libertà, un contributo economico stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite e destinato alle donne vittime di violenza. Il contributo, erogato dall’Inps, viene concesso in un’unica soluzione, per massimo 12 mesi. In dettaglio, si tratta di un aiuto concreto per le donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia. Il Reddito di Libertà è finalizzato, dunque, a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli minori. Questa misura non è incompatibile con altri strumenti di sostegno al reddito come il Reddito di cittadinanza o sussidi economici di altra natura.
Al contributo possono accedere le donne residenti sul territorio italiano (cittadine italiane o comunitarie) e le donne cittadine di uno Stato extracomunitario in possesso di permesso di soggiorno. La domanda può essere presentata – entro il 15 dicembre – esclusivamente utilizzando il modello disponibile al link sulla pagina del sito web del Comune https://www.comune.nardo.le.it/it/news/reddito-di-liberta-per-le-donne-vittime-di-violenza-1.
“La condizione delle donne vittime di violenza e dei loro figli – spiega la vicesindaca e assessora ai Servizi Sociali Maria Grazia Sodero – è un tema molto delicato e complesso, che coinvolge naturalmente anche il profilo della indipendenza economica. Questa misura ha un’importanza straordinaria proprio perché aiuta le donne a riappropriarsi di un pezzo della propria libertà e di un po’ di speranza. Una conquista eccezionale che parte dall’impegno in Parlamento di Lucia Annibali, deputata e donna simbolo della lotta contro la violenza di genere”.
Ogni altra informazione sul Reddito di Libertà è disponibile sul testo integrale dell’avviso al link file:///C:/Users/Utente/Downloads/avviso-reddito-di-liberta.pdf o chiamando ai numeri di telefono dell’ufficio Servizi Sociali 0833 838434/422/436/417/429.