“A seguito dell’interrogazione che ho presentato per risolvere alcune criticità relative alla Sottomisura 5.2 del PSR ‘Sostegno ripristino terreni e potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali’, è arrivata la proroga tanto attesa dai beneficiari dei finanziamenti. Un intervento necessario per non vanificare il potenziale di una misura fondamentale per il ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato e per recuperare il patrimonio paesaggistico che è un bene della collettività”. Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili a margine della seduta del consiglio regionale in cui è pervenuta da parte dell’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia la risposta alla sua interrogazione sulle problematiche relative all’attuazione della Sottomisura 5.2.
La disciplina delle varianti della Sottomisura 5.2, approvata con la Determina dell’Autorità di Gestione (DAG) n. 76/2020, prevedeva una presentazione della richiesta di approvazione delle stesse nel termine di sei mesi antecedenti la data di chiusura dei lavori; successivamente, la DAG n. 147/2021 ha prorogato i termini generali per l’ultimazione dei lavori al 30.11.2021, specificando le modalità operative e mantenendo invariato il termine per la presentazioni delle varianti, ovvero i 6 mesi precedenti la scadenza.
“Nell’interrogazione – continua Casili – avevo evidenziato l’impossibilità per tanti beneficiari della misura di ultimare i lavori entro il 30 novembre sia per le difficoltà riscontrate nell’estirpazione delle piante di olivo compromesse, che per i ritardi da parte degli uffici, a causa del tanto lavoro, nell’approvazione delle varianti. Oggi l’assessore ha annunciato che con la determina n. 290 del 12 ottobre è stata stabilita una proroga della data finale per l’ultimazione dei lavori per i beneficiari che hanno presentato varianti e non hanno ricevuto l’esito istruttorio entro la data di adozione del nuovo provvedimento”.
La determina dispone la proroga di 180 giorni a partire dalla comunicazione di approvazione della domanda di variante al progetto originario che comporti un reimpianto su particelle soggette a vincoli, a condizione che venga presentata una Ddp di acconto su S.A.L entro il 10 novembre; nel caso in cui il beneficiario abbia presentato una variante al progetto originario per cui non è stato comunicato l’esito istruttorio alla data di adozione della Determina è prevista una proroga di 90 giorni, qualora il reimpianto sia previsto su particelle non soggette a vincoli e 180 giorni per particelle soggette a vincoli. Sui vincoli idrogeologici, per i quali sono stati formulati numerosi quesiti all’Autorità di Bacino che ha emesso pareri non ancora pubblicati, nella risposta all’interrogazione si specifica che si sta avviando un lavoro interlocutorio con l’Autorità di Bacino per rendere chiare e accessibili le operazioni di messa a dimora.
“Ringrazio l’assessore Pentassuglia – conclude Casili – per aver prontamente risposto alla mia richiesta finalizzata a sburocratizzare e semplificare procedure che stavano creando preoccupazioni tra i beneficiari della misura. Il lavoro in sinergia è la chiave per ottenere risultati”.