Il tratto di mare prospiciente il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano a breve entrerà finalmente a far parte dell’Area Marina Protetta “Porto Cesareo”. L’assemblea del consorzio di gestione, infatti, nei giorni scorsi ha formalmente dato il via libera alla riperimetrazione della riserva marina con l’inclusione di un ulteriore tratto di costa jonica i cui fondali hanno un grande valore naturalistico e necessitano di misure di tutela adeguate. A seguito della delibera di assemblea il direttore del consorzio Paolo D’Ambrosio procederà all’ultimazione delle procedure e dell’iter scientifico già avviato e alla concreta formalizzazione dell’ampliamento, finora bloccato da mancati accordi tra gli enti consorziati. Un fatto storico, che conclude un lungo percorso politico, tecnico e burocratico che va avanti da dodici anni.
L’AMP “Porto Cesareo”, così ampliata, potrà contare sul supporto tecnico e scientifico di un importante ente di ricerca. Nella stessa delibera, infatti, è previsto anche l’ingresso nel consorzio di gestione della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, uno dei più importanti enti di ricerca nei settori della biologia marina e dell’ecologia, che dal 1872 svolge ricerca avanzata nell’ambito della biologia appunto e della evoluzione degli organismi marini. La Stazione Zoologica rileverà le quote di partecipazione della Provincia di Lecce e il suo ingresso nell’AMP è una novità dal significativo valore scientifico per l’esistenza e l’attività della stessa AMP.
Hanno partecipato all’assemblea l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio, il sindaco di Porto Cesareo Silvia Tarantino e il consigliere della Provincia di Lecce Fabio Tarantino.
L’area marina protetta denominata “Porto Cesareo” è stata istituita nel 1997 e la sua gestione è stata affidata a un consorzio composto dai Comuni di Porto Cesareo e Nardò e dalla Provincia di Lecce. Si estende attualmente per quasi 17mila ettari di mare e 32 km di costa, tra Punta Prosciutto e Torre Inserraglio (litorale tra Porto Cesareo e Nardò). Sui fondali dell’area marina sono stati mappati oltre 15 habitat differenti, con un elevatissimo grado di rappresentatività dei popolamenti sommersi del Mediterraneo. Nell’AMP, inoltre, ricadono tre siti SIC marini. Di notevole pregio ambientale anche l’entroterra, su cui insiste il Parco di Portoselvaggio e Palude del Capitano. Finalità dell’AMP sono la protezione dell’ambiente marino, la promozione di uno sviluppo socio-eco-compatibile, la realizzazione di progetti di educazione ambientale rivolti a tutte le categorie di portatori di interesse, la promozione e realizzazione di progetti di ricerca scientifica. Il procedimento per la riperimetrazione è iniziato nel 2009, a seguito di una richiesta inviata dal Comune di Nardò al Ministero dell’Ambiente, ed è proseguita con i vari passaggi previsti dalla istruttoria tecnica e scientifica.