Cresce il patrimonio della street art in città. È stato ultimato nelle scorse ore un murales dedicato alla preistoria e ai reperti rinvenuti nel corso degli anni nel territorio del comune di Nardò (soprattutto nell’area del parco di Portoselvaggio) e oggi in gran parte custoditi nel Museo della Preistoria di Nardò. L’opera è stata realizzata da Hitnes, artista romano che ha realizzato opere di street art in tutta Europa, ma anche in Australia, Messico, Cina e Russia, ed è stata interamente finanziata dalla Regione Puglia con circa 39 mila euro di un programma dedicato alla promozione e alla valorizzazione della street art (bando Street Art di STHAR LAB)
Il nuovo murales è “ospitato” su una parete di un edificio di proprietà di Arca Sud Salento in piazza Jan Palach, nella zona 167. Raffigura un inseguimento tra due animali estinti, due dolicosauroidi, e un loro contemporaneo ancora vivente, il Nautilus. Hitnes immagina una caccia che accade oggi come sarebbe potuta accadere allora, tra i fossili di una collezione immaginaria. Per la realizzazione sono stati utilizzati materiali e vernici di ottima finitura, fatti con materie prime a basso impatto ambientale, idonee a garantire una soluzione ecosostenibile e duratura.
L’opera di Hitnes fa parte di “Archeologie Urbane”, progetto più complessivo che intende valorizzare il Museo della Preistoria, il tesoro dei reperti che custodisce, la ricchezza storica e ambientale del territorio neretino, oltre che promuovere percorsi culturali e di conoscenza attraverso la fruizione di un’area periferica della città. Il Museo conserva le più antiche testimonianze rinvenute sul territorio, offrendo un vero e proprio viaggio nel tempo che inizia intorno ai 75 milioni di anni fa con una collezione di pesci fossili risalenti alle ultime fasi del Cretaceo e prosegue con l’arrivo di Neandertal e il successivo avvicendamento con i primi gruppi di Sapiens diffusisi nel continente europeo. Una realtà ricca e complessa che, dopo il contributo fornito dal Gruppo Speleologico Neretino in quasi cinquant’anni di attività, si è concretizzata grazie all’importante progetto scientifico che ha impegnato lo staff di archeologi della struttura museale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce. Soprattutto, nel rientro di oltre diecimila reperti intorno ai quali il Museo ha incentrato progetti di studio connessi alle ricerche che svolge all’interno del parco. Ma il murales, ovviamente, contribuisce anche all’opera di riqualificazione del quartiere, che diventa un nuovo “centro” cittadino.
“Archeologie Urbane” prevede una serie di attività collaterali affidate all’associazione culturale “Walls of World”. In particolare, tour di street art, in grado di far riacquistare all’arte in senso lato un ruolo da protagonista nella costruzione di una rinascita culturale. Non a caso, è previsto un processo di documentazione multimediale foto, audio e video, fruibile in modalità 360° anche da smartphone. I contenuti saranno accessibili online e offline, scansionando il QrCode installato nei pressi dell’opera, e serviranno anche a raccontare il processo creativo di ideazione e realizzazione dell’opera stessa. Sono previste inoltre attività laboratoriali e didattiche in collaborazione con il Museo della Preistoria, itinerari con visite guidate sul territorio con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sul tema della street art e della sua valenza sociale (facendo loro sperimentare pratiche artistiche come la pittura, il disegno, la xilografia, lo stencil, ecc.).
Con le risorse del finanziamento sono state sostenute le spese del cantiere (i cui servizi sono stati affidati a Martina Edil Service s.r.l.), della progettazione tecnica (affidata all’ingegnere Alberto Antico), del compenso per l’artista, dell’attività preliminare di studio del contesto, della produzione di contenuti multimediali, dell’organizzazione di attività laboratoriali e didattiche.