Correva l’anno 2007, un giovane intraprendente incominciava a fare breccia nel cuore della Città.
Divenne ben presto un leader politico a tutti gli effetti.
Però, come tutti i giovani generali, non aveva colonnelli nel suo esercito.
Ben presto, due lestofanti lo avvicinarono millantando esperienza e militanza che non avevano.
Nessuno dei due era stato consigliere comunale né tantomeno avevano ricoperto ruoli assessorili o altro.
Riuscirono a vendere per oro ciò che in realtà era rame.
Al loro cospetto c’era reverenza.
Con enfasi, all’interno del movimento politico, veniva pronunciato il loro cognome.
A loro sempre l’ultima parola.
“Ma ce dice S….asi? Ma P……icu l’iti ntisu?”
Tutti “cacati” stavano i militanti dell’allora sezione politica in presenza di questi due soggetti.
Non sappiamo cosa abbiamo dato questi due soggetti in termini di crescita politica.
Sappiamo solo quello che hanno avuto.
A onor del vero, sappiamo anche quello che hanno dato ma in termini di “orrori” politici.
A loro spetta infatti la palma per aver indotto il loro leader a commettere due scelte disastrose inerenti le passate candidature a sindaco.
Entrambi presentarono al loro leader una sconosciuta donna facendola passare per una candidata che spaziava dal sociale ad altri settori cruciali.
Una candidata che avrebbe preso il voto di tutti i medici, degli infermieri e dei portantini dell’Uspidale.
“Tutti i voti di quelli della lampara”.
Insomma, un plebiscito!!!
Orbene!!!
Costei non fu votata neanche dal fratello.
Il risultato fu disastroso.
Altrettanto disastrosa fu, cinque anni dopo, l’istigazione di questi due scienziati nel convincere il loro leader a candidare a sindaco un debosciato che, se pur in passato aveva ricevuto considerazioni ed onori, negli ultimi tempi era conciato davvero male.
Anche, in questo caso, il preannunciato risultato fu una catastrofe.
Ancora oggi, costoro, pieni di sé, con una supponenza unica elargiscono consigli e direttive.
Dove ANDRETE a finire seguendo O Professori???
In una fossa sicuramente.