NARDÒ FA LA “DOPPIETTA”, DOPO LA BANDIERA BLU ANCHE LE CINQUE VELE

Un’altra giornata da ricordare per la città di Nardò. Per il terzo anno consecutivo il comprensorio Alto Salento Jonico, che comprende i comuni di Nardò, Porto Cesareo, Gallipoli e Racale, può fregiarsi delle ambite Cinque Vele. Come al solito, Il mare più bello, la guida annuale di Legambiente e Touring Club Italiano, decreta le migliori località italiane per attenzione all’ambiente, biodiversità, mare cristallino e servizi offerti ai turisti ed il comprensorio jonico si conferma (insieme ad altri 11 comprensori pugliesi e 97 in tutta Italia) “eccellenza” di Puglia, avendo dimostrato ancora una volta di saper coniugare al meglio tutela ambientale e sviluppo turistico.

Non a caso, la valutazione emerge dal riscontro di una serie di parametri che sono raggruppati appunto nelle due categorie della qualità ambientale e della qualità dei servizi ricettivi. Per Nardò, dopo la Bandiera Blu, un anno da incorniciare per quanto riguarda i riconoscimenti in materia ambientale.
“Anche quest’anno – dice con orgoglio il sindaco Pippi Mellone – il nostro mare è nel “club” esclusivo di quelli più sani e cristallini di Puglia e d’Italia, un premio non solo al contesto in quanto tale, ma anche al lavoro della mia amministrazione e di quella degli altri Comuni del comprensorio e allo sforzo corale di tutta la comunità. Le Cinque Vele ci sono state confermate per il terzo anno consecutivo perché, tra le altre cose, tuteliamo l’ambiente su più fronti, abbiamo percentuali di raccolta differenziata molto alta, difendiamo il patrimonio storico-culturale, costruiamo le piste ciclabili. Il 2021, da questo punto di vista, è un anno indimenticabile con questa “doppietta” Bandiera Blu e Cinque Vele, mai accaduto nella storia di Nardò”.
Nella motivazione del riconoscimento si evidenziano, in particolare, le attività dei Comuni del comprensorio Alto Salento Jonico su gestione sostenibile dei rifiuti, mobilità lenta, politiche di efficientamento energetico e valorizzazione delle torri costiere. Altro riferimento è quello relativo alla istituzione dell’Oasi Blu di Portoselvaggio (prima in Puglia assieme a quella di Ugento) quale opportunità di tutela e protezione delle risorse marine. Infine, si spiega come nella valutazione generale hanno avuto un ruolo anche le azioni di bonifica dell’ultimo anno compiute nello specchio acqueo di Torre Squillace, liberata da centinaia di corpi morti illegalmente abbandonati in decenni di ormeggio abusivo.
“Mi pare che la motivazione del riconoscimento parli chiaro – sottolinea l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – e racconti della bontà e della utilità di tante scelte che abbiamo compiuto in questi anni. Legambiente e Touring Club, ad esempio, hanno espressamente citato sia l’Oasi Blu che la bonifica della baia di Torre Squillace, tessere di un mosaico più ampio che ci hanno portato sin qui. Cioè, ad essere tra le migliori località italiane per tutela dell’ambiente e per i servizi turistici. Nello stesso tempo, una fortuna e un merito che è giusto condividere con ogni neretino”.
“Dobbiamo essere fieri e orgogliosi della nostra città – aggiunge l’assessore al Turismo e allo Sviluppo Economico Giulia Puglia – delle crescenti potenzialità turistiche ed economiche e quindi delle infinite opportunità che si stanno aprendo per i nostri concittadini e per chiunque viene ad investire nei servizi, nel commercio, nell’accoglienza, nella ricettività o nella ristorazione. Dietro al riconoscimento preziosissimo delle Cinque Vele, così come per quello della Bandiera Blu, c’è un lavoro enorme sull’ambiente, sulle politiche di gestione energetica, sulla mobilità, sulla storia e la cultura. È un premio straordinario a un impegno altrettanto straordinario, di cui tutti possono raccogliere i frutti”.