Il 31 maggio si è riunito il Consiglio comunale di Galatone convocato dalla presidente Mariachiara Vainiglia. Tra i vari punti all’ordine del giorno, l’assise ha dato il via libera ai “Contratti di Quartiere II” per la realizzazione di 23 alloggi residenziali, al Piano comunale delle coste e al Documento programmatico preliminare al Pug. Approvati inoltre il rendiconto finanziario per l’esercizio 2020 e la variazione al bilancio di previsione. Conferite all’unanimità anche tre cittadinanze onorarie.
“Sono delibere importanti che aggiungono altre tappe al percorso di sviluppo del territorio ma anche di crescita culturale e sociale della comunità”, sottolinea il sindaco Flavio Filoni. Il Consiglio, infatti, ha anche assegnato all’unanimità “la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, per ribadire l’inviolabilità dei diritti umani e della libertà di pensiero, al professore Mirko Grasso, per le inchieste sociali e le ricerche storiche che riguardano il Mezzogiorno come anche la città di Galatone, e al Milite Ignoto, così come proposto da Assoarma e Anci, per ravvivare il ricordo e l’indelebile debito di libertà e di riconoscenza verso i nostri caduti”, afferma il primo cittadino.
L’approvazione del rendiconto finanziario, dopo una situazione grave e precaria ereditata ad inizio mandato, ha invece certificato ancora una volta lo stato di salute delle casse comunali e l’efficacia dell’opera di risanamento dei conti compiuta dall’esecutivo.
“L’esercizio 2020 – afferma Maurizio Pinca, assessore al bilancio – è stato caratterizzato dalla necessità di affrontare l’emergenza Covid-19, che ha prodotto inevitabili riflessi. L’Amministrazione è riuscita a garantire, nonostante le criticità del contesto, la continuità dei servizi e la prosecuzione delle proprie linee di mandato, attraverso una significativa spinta della spesa di investimento, indispensabile per il sostegno e la ripresa del ciclo economico della comunità. Si conferma il trend positivo con un ulteriore miglioramento della situazione finanziaria dell’Ente, che registra un avanzo di amministrazione di oltre 9 milioni di euro. Un risultato che dimostra la qualità dell’operato dell’amministrazione, che ha lavorato efficacemente sul piano del recupero delle entrate e del contenimento della spesa. Proprio su questo fronte si registra una significativa contrazione delle spese accessorie e un sensibile potenziamento delle spese per politiche sociali e famiglie. Anche i debiti fuori bilancio nel 2020 si sono ridotti. A dire tutto – conclude l’assessore Pinca – è proprio il pubblico riconoscimento del presidente dei revisori che ha apprezzato l’enorme sforzo compiuto da questa amministrazione per evitare il dissesto in cui l’ente si trovava all’inizio del mandato nel 2017”.
Si comincia, intanto, a disegnare il futuro della città con l’approvazione del Dpp, il documento programmatico preliminare al Pug.
“È un atto – dichiara il vicesindaco e assessore all’urbanistica, Caterina Dorato – che definisce l’orizzonte del Piano urbanistico, cioè gli obiettivi generali che sono suscettibili di modifica e perfezionamento attraverso l’interazione e il processo di condivisione con la comunità. Il vecchio Pug, depositato dai tecnici ma non adottato dalla precedente amministrazione, per come era stato concepito era molto lontano dalle reali esigenze del territorio e si presentava già superato e obsoleto. Dagli incontri con la comunità dello scorso anno è emersa la necessità di migliorare la città, tutelare il territorio, promuovere il patrimonio culturale, sviluppare le periferie, puntare sullo sviluppo sostenibile e sulla difesa ambientale. L’obiettivo sarà quindi anche tutelare le risorse naturali e paesaggistiche esistenti, inibendo qualunque tipo di insediamento inquinante e qualsiasi stupro del territorio. Galatone ha già dato: basta pensare all’ex discarica Vorelle o alla discarica di amianto, a Castellino. Proprio per questo abbiamo già inserito nel Dpp la moratoria ambientale adottata da questa amministrazione. Lavoreremo – sottolinea l’assessore Dorato – per un Pug capace di rafforzare le nostre identità storico-culturali mediante la tutela, il recupero e la rigenerazione del centro storico, di calibrare le attuali esigenze abitative ai nuovi modelli caratterizzati da una maggiore necessità di confort e da una crescente riscoperta del contatto con la terra, riducendo il consumo di suolo e creando spazi urbani di qualità, tutelando il contesto agricolo e considerando finalmente il paesaggio come elemento identitario”.
Dopo un iter di 8 anni, intanto, è arrivato l’ok anche al Piano comunale delle coste, strumento di pianificazione indispensabile per attivare azioni e progetti per la costa e il lungomare.
“È un piano che punta alla difesa delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche e al contrasto delle condizioni di degrado. L’obiettivo – aggiunge l’assessore Dorato – è uno sviluppo improntato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il nostro tratto di costa, nonostante abbia una lunghezza complessiva di solo poche centinaia di metri, necessita di tutta l’attenzione per essere tutelato e valorizzato. Rispetto ai 3 previsti dalla passata amministrazione all’inizio dell’iter, abbiamo invece individuato un solo sito concedibile per spiaggia libera al fine di garantire pulizia, servizi e manutenzione per l’intero tratto costiero. Il resto del litorale verrà lasciato alla libera fruizione mediante la previsione di una serie di passerelle in legno. La riduzione ad un solo sito, voluta fortemente da questa amministrazione, è dettata dal fatto che riteniamo che lo sviluppo della costa passi necessariamente da un uso sostenibile e da una gestione prevalentemente pubblica della stessa. Questa è la nostra visione: non un piano che consenta di svendere il litorale – ribadisce Dorato – ma una pianificazione che tuteli e valorizzi la bellezza naturale lasciandola comunque a disposizione dei cittadini e dei turisti e garantendo al contempo servizi aggiuntivi ed adeguati”.
Il Consiglio comunale ha infine sbloccato un’altra questione annosa: l’approvazione della delibera sui Contratti di Quartiere ha infatti superato l’impasse che durava da tre lustri.
“Con la votazione favorevole dell’assise – evidenzia l’assessore ai lavori pubblici, Biagio Gatto – si autorizza l’acquisizione al patrimonio di circa 5400 metri quadrati. Si tratta di un’area urbana dove sorgeranno 23 alloggi residenziali previsti nell’ambito dei Contratti di Quartiere: un programma per il quale 16 anni fa l’amministrazione dell’epoca, guidata da Luigi Orazio Vaglio, ottenne il finanziamento. I Contratti di quartiere però non sono mai stati completati e portati a termine: le amministrazioni che ci hanno preceduto hanno infatti fermato l’iter burocratico a causa di difficoltà legate all’assetto idrogeologico. Dopo un lungo confronto con la Regione abbiamo ottenuto la possibilità di spostare altrove l’intervento, superando quindi un ostacolo davanti al quale altri si erano arresi. Dopo lustri, quindi, sta per concretizzarsi la possibilità di realizzazione di un sogno, quello di avere un tetto familiare, per tante giovani coppie alle prese con situazioni economiche difficili. È una svolta storica: siamo riusciti a sbrogliare una matassa quanto mai ingarbugliata e complessa. Con l’approvazione di questa delibera – conclude l’assessore Gatto – procederemo quindi con l’esproprio del terreno, poi sarà il momento del progetto esecutivo e quindi della gara per l’affidamento dei lavori. Presto consegneremo i 23 alloggi alla nostra comunità”.