Tenuto conto che la lettera del Presidente dell’Anti Corruzione è indirizzata al Sindaco, mi sarei aspettato che anche la risposta ed i chiarimenti al sottoscritto ma soprattutto ai cittadini fossero venuti da Mellone. L’assessore Lupo, e ci viene a questo punto da pensare che svolga anche il ruolo di portavoce del sindaco, replica pubblicamente alla nota Anac citandone solo le ultime righe, quelle che gli servono per fare da paravento al pasticcio combinato.
L’Autorità Nazionale Anti Corruzione evidenzia le storture ma per l’assessore, delegato da Mellone alle “risorse umane”, è tutto a posto. Anzi, “semmai si vedrà”: è questa la perfetta sintesi dell’intervento di Lupo a proposito della nota dell’Anac che nei giorni scorsi si è espressa sull’inopportunità del doppio incarico di responsabile anti-corruzione e di dirigente dell’area 2 affidati alla stessa persona, in questo caso l’avvocato Antonio Scrimitore.
L’Anac sottolinea che “La commistione di funzioni non solo può compromettere l’imparzialità del Responsabile Anti-Corruzione, ma confligge con le prerogative allo stesso riconosciute, in particolare di interlocuzione e controllo nei confronti di tutta la struttura, che devono essere svolte in condizioni di autonomia e indipendenza”.
Lupo, nel suo intervento come sempre scomposto e certo non elegante, si appella alla “temporaneità” della situazione e alla “libera scelta” che l’ente lascerebbe alle Amministrazioni Comunali. E, soprattutto, dice che “qualora si profilassero questioni di possibili conflitti l’Amministrazione interverrà e nominerà un nuovo responsabile anti corruzione”: per farla breve, lasciamo le indicazioni dell’Anac lettera morta, poi se il conflitto d’interesse arriverà provvederemo a cambiare. A danno già fatto, insomma.
Curiosa la logica dei melloniani: Lupo manca di ricordare che l’Anac sottolinea come tale linea-guida sia già presente nel Piano Nazionale Anticorruzione (del 2019), con la nomina a dirigente di Scrimitore (tramite decreto di Mellone) che risale invece a un anno dopo: ottobre 2020. L’incompatibilità segnalata dall’Anac di fatto esiste. E quando un ente come l’Anti Corruzione fa notare il neo, da un amministratore serio ci si aspetterebbe non il “se accadrà vedremo” ma il “risolveremo subito l’incongruenza”.
Comunicato stampa
Pierpaolo Losavio