Riportiamo lo sfogo del responsabile diocesano della caritas, don Giuseppe Venneri.
Stasera scrivo con un sentimento di rabbia e disgusto immenso. Ci ho pensato bene prima di farlo. Ho la nausea da due giorni.
Sono incazzato. Ecco si.
Per cosa? È molto semplice.
Ricordate quando scoppiò la pandemia? Non c’erano mascherine, non c’erano guanti, non si trovava alcol etilico? Ve lo ricordate? Io si!
E vi ricordate la solidarietà di tanti imprenditori e imprenditrici che misero a disposizione le loro aziende per cucire mascherine per tutti? Io ricordo. E ricordo le migliaia di mascherine distribuite con la
Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli
per dotare anche gli “ultimi” di un piccolo presidio sanitario.
Poi arrivò lui. Colui che come eroe avrebbe inondato la Nazione di mascherine per tutti: 248 milioni. Duecentoquarantotto milioni di mascherine comprate dal Commissario Arcuri per le Forze dell’Ordine, il Personale Sanitario, la Protezione Civile e i poveri, raggiunti dalle Caritas.
Grazie alla Regione Puglia solo con la nostra Caritas Diocesana ne abbiamo distribuite quasi 5 mila.
Poi un giorno, per caso, apri il giornale e scopri che la Procura della Repubblica di Gorizia sta sequestrando tutte le mascherine consegnate dal Commissario Arcuri attraverso la struttura inventata ad hoc dal Governo perchè filtrano appena il 10% di quanto dovrebbero. Capite? Non il 10% in meno. SOLO il 10%.
Abbiamo cercato di recuperare il massimo numero possibile di mascherine e le abbiamo consegnate alla Guardia di Finanza.
Ma il terrore di aver dato uno strumento inutile ai “miei” operatori e ai poveri della Diocesi di Nardò Gallipoli mi assale.
Come si può giocare sulla salute delle persone? Come si può speculare sulla vita delle persone?
E se chi doveva tutelarsi con quelle mascherine, invece ha contratto il virus?
La Magistratura farà chiarezza e accerterà le responsabilità.
Ma sapete cosa mi fa più specie? Cosa mi preoccupa di più?
Che le azioni di questi uomini dalla faccia pulita ma dall’anima sporca come una fogna non ci scandalizzano. Come se fossimo assuefatti a queste ruberie. Come se fossimo abituati a farci calpestare. A prendere ceffoni senza motivo.
I furbetti delle mascherine. I furbetti dei vaccini. I furbetti degli appalti. I furbetti…
C’è una Italia migliore, io lo so. Me ne sento parte. Ma stasera sento un forte senso di sconfitta. Di abbattimento.
Grazie a quanti sostengono l’opera caritativa della Chiesa Cattolica (tanto vituperata, oltraggiata, bestemmiata) abbiamo comprato altre mascherine. Questa volta buone.
Delle false mascherine ne sono state recuperate appena 40 milioni su 248.
Mi auguro giustizia. Ma ancora di più mi auguro conversione. Conversione dal menefreghismo, conversione dal ladrocinio, conversione dalla prepotenza, conversione dalla vigliaccheria (che spesso colpisce anche me).
Scusate lo sfogo.