SICILIANO – IL COMUNE DI NARDÒ SANZIONATO PER 49MILA EURO PER AVER VIOLATO LA LEGGE CHE TUTELA LE CATEGORIE PROTETTE

La vicenda riguarda le assunzioni dirette part-time di due disabili ad opera del sindaco uscente Mellone, che firmò il decreto n.10 del 03/05/2018. In quell’occasione intervenni per denunciare pubblicamente il modo assolutamente ingiusto e molto discutibile con il quale vennero scelti i due dipendenti, cioè a discrezione del sindaco Pippi Mellone che anche in quella vicenda non smentì la sua idea di governo della cosa pubblica.

I due assunti, infatti, furono scelti direttamente da Mellone dall’elenco degli iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio. La mia contestazione riguardava le decine di persone che avrebbero avuto maggior diritto.
Due nomine dirette, in pratica, così come insegna il manuale Cencelli che Mellone ha da sempre messo in pratica alla lettera in tutte le occasioni possibili. Una procedura profondamente  ingiusta per diverse ragioni. Sarebbe stato bello comprendere, infatti, quali furono i criteri adottati dal Sindaco nell’assunzione di quelle due figure. Quali le priorità come figli a carico, anzianità e percentuale di disabilità tenute in considerazione in fase di consultazione dell’elenco dei possibili candidati all’assunzione. Sono decine e decine, difatti, i neretini con disabilità presenti in quell’elenco che non sono venuti a conoscenza di questa selezione nominale ad opera dell’amministrazione comunale di Nardò in barba ai più basilari principi di trasparenza e buona politica così tanto decantati dalla gente che occupa palazzo personé.
Ma oggi giunge una notizia incredibile proprio su quella procedura. L’ispettorato del lavoro ha sanzionato il Comune di Nardò per aver violato la legge n.68/99 che tutela l’integrazione lavorativa delle persone disabili, irrogando una sanzione da ben 49MILA euro. In pratica il Comune ha assunto in ritardo, part time (e secondo la discrezionalità del sindaco) i due disabili, mentre avrebbe dovuto farlo prima e a tempo pieno.
Insomma, un’altra figuraccia di Mellone e i suoi. L’ennesima scoppola che arriva dalle autorità di controllo nei confronti della classe dirigente più disastrosa e improvvisata che Nardò ricordi. Peccato che a pagare i danni di questa gente siano i contribuenti neretini con i soldi delle tasse versate all’ente.

Lorenzo Siciliano
Consigliere Comunale
Partito Democratico
Presidente Commissione controllo e garanzia