LA COMMISSARIA DEL PD, ANNA RITA PERRONE, SULLE VICENDE CHE RIGUARDANO LA NOSTRA CITTÀ

E’ da tempo che il Partito democratico, soprattutto attraverso i suoi consiglieri, esprime profonda preoccupazione in merito alle modalità di svolgimento dell’attività amministrativa da parte dell’attuale maggioranza e del suo sindaco. In questi ultimi cinque anni Nardò ha subito un evidente arretramento in termini di trasparenza e competenza nelle azioni di gestione della “Res Publica”.

La comunità di Nardò merita un’amministrazione competente e trasparente, un’amministrazione che affronti le grandi sfide che il Recovery Fund ci consegnerà, un’amministrazione che sia “libera” da impegni giudiziari e possa efficacemente affrontare il periodo post pandemia. In quest’ultimo scorcio di mandato le notizie che giungono in merito alla legittimità dell’azione amministrativa e politica da parte del Sindaco Mellone sono ancora più preoccupanti (presunte firme false e presunta “sparizione”  dei documenti originali dal fascicolo custodito in Municipio come riportato dal giornale “ la Repubblica” – richiesta di scioglimento del Consiglio comunale  per “atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di leggi, nonché per gravi motivi di ordine pubblico”).

Trattasi di gravissime ipotesi di reato sulle quali il Partito democratico, attento interprete dei principi di garantismo sanciti dalla Costituzione, non intende svolgere alcuna azione di “speculazione politica” ma, nell’interesse dei cittadini, auspica che sia fatta al più’ presto chiarezza attendendo con fiducia le risultanze dell’azione della Magistratura. E’ evidente però che la Comunità di Nardó non può permettersi forme di ambiguità in termini di trasparenza e legalità da parte delle massime istituzioni cittadine in capo alle quali sussiste il dovere morale, prima che giuridico, di informare e spiegare che cosa sta accadendo.