Già nei giorni scorsi abbiamo messo in luce quanto gli annunci e le battaglie dell’amministrazione Mellone sul tema dello scarico dei liquami di Porto Cesareo nel comune di Nardò, abbiano portato a un nulla di fatto e al tradimento delle promesse fatte a migliaia di cittadini: in oltre 3mila firmarono l’appello dell’attuale sindaco nella campagna elettorale del 2016, per poi vedersi tradire a pochi mesi dal voto. Ricordiamo che Mellone nell’agosto 2016 diede l’ok al collettamento delle acque reflue di Porto Cerareo nelle marine neretine.
Quello che poniamo oggi è un grande punto interrogativo che questa maggioranza deve sciogliere. Il Ministero già nell’agosto scorso ha bocciato il progetto delle trincee drenanti: come pensano di risolvere il problema Mellone e l’assessore all’ambiente Natalizio? Nella giornata di ieri, 8 aprile, la Commissione Ambiente della Regione ha concluso che entro 15 giorni il Dirigente deve consegnare la delibera da portare in Consiglio per autorizzare il comune di Porto Cesareo ad allacciarsi alla condotta di Torre Inserraglio. Nonostante la propaganda (anche di questi giorni), per quanto millantato dalla maggioranza “non è prevista la deroga della normativa nazionale, non rispettando gli scarichi in argomento i requisiti specifici per gli scarichi sul suolo”. A cinque anni dall’insediamento, i reflui (merda) di Porto Cesareo saranno collettati a Torre Inserraglio, con incremento ulteriore del divieto di balneazione.
Prendiamo inoltre atto delle dichiarazioni di questi giorni del candidato Falangone, dell’onorevole Alemanno e del vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili: quest’ultimo sostiene di non condividere l’approccio del Ministero dell’Ambiente, ma ciò che ci viene da dire è che le leggi e i regolamenti sono quelli e vanno rispettati, e che nulla abbiamo sentito dal candidato sindaco Falangone in merito alla soluzione rispetto lo scarico raso scoglio dei reflui.
Abbiamo già chiesto che il sindaco domandi scusa ai cittadini ingannati in occasione della sua elezione: quella contro lo scarico è una sconfitta lampante per Mellone. Ma oggi le scuse non sono sufficienti! Mellone e il suo assessore Natalizio farebbero bene a dimettersi per aver ingannato gli oltre 3mila firmatari e cittadini che hanno creduto alle loro parole. Dello scarico a impatto zero è rimasto solo lo zero.
Pierpaolo Losavio – Candidato Sindaco