NARDO’ – AMMINISTRATIVE 2021: “I DIECI COMANDAMENTI DELLA CHIAREZZA”.

1. Ad ogni denuncia, esposto o querela consegue, AUTOMATICAMENTE E SEMPRE, l’apertura presso la Procura della Repubblica competente territorialmente di un fascicolo d’indagine e la relativa iscrizione del soggetto denunciato o querelato (ove noto) nel registro degli indagati. E’ UN ATTO DOVUTO.

2. Di regola, salvo particolari casi (ad es. incidente probatorio o notifica di ordinanza cautelare con interposto ricorso al Tribunale del Riesame) Il P.M. titolare delle indagini sarà l’UNICO a conoscere realmente il contenuto integrale del fascicolo delle indagini almeno fino a quando non deciderà di chiudere l’Indagine.

3. Chiunque, all’infuori del P.M. titolare dell’indagine dica di conoscere gli atti di indagine prima che l’indagine sia conclusa, DICE IL FALSO e, se anche dicesse il vero, starebbe commettendo un reato perché starebbe violando il segreto d’indagine.

4. L’indagato, così come l’imputato, NON E’ OBBLIGATO A RISPONDERE ove mai fosse sottoposto ad interrogatorio da parte del P.M. e NON E’ OBBLIGATO A DIRE IL VERO ove decidesse di sottoporsi ad interrogatorio.

5. Se l’indagato non è obbligato a rispondere alle domande del P.M., ne consegue che non è obbligato a rispondere alle domande TENDENZIOSE E PETULANTI di un candidato Sindaco concorrente.

6. L’indagine potrebbe concludersi con una richiesta di ARCHIVIAZIONE da parte del P.M..

7. L’avviso di garanzia non è una sentenza di condanna. Esso contiene l’elencazione, A GARANZIA DELL’INDAGATO, delle facoltà che il codice di procedura penale riserva all’INDAGATO. Il sequestro probatorio è un atto di indagine. Per la precisione UN MEZZO DI RICERCA DELLA PROVA. Non la prova.

8. In Italia vige la PRESUNZIONE DI INNOCENZA. Nardò è un Comune della Repubblica Italiana e, dunque, non può e non deve fare eccezione. L’indagato o l’imputato è INNOCENTE SINO A QUANDO LA SENTENZA DI CONDANNA NON PASSA IN GIUDICATO.

9. I giornalisti dovrebbero fornire una informazione genuina e corretta e dovrebbero restare indifferenti sempre rispetto alla faziosità che contraddistingue due o più schieramenti politici avversi.

10. I cittadini non sono stupidi. Hanno occhi per vedere ed orecchie per sentire. Tuttavia, ogni tanto, è necessario che qualcuno abbia l’onestà intellettuale di spiegare loro come funzionano le cose ed, in questo caso, la Giustizia Italiana.

P.S. Sfido apertamente i leoni da tastiera, da giornale e da telegiornale di TV orfane di palinsesto, che da giorni vomitano veleni (e sentenze) addosso al Candidato Sindaco che mi pregio di sostenere, a contraddire il decalogo suddetto.

Post facebook di Alberto Gatto, avvocato