La maggior parte sceglie di andare via: dal 2000 ad oggi sono circa un milione i giovani che hanno lasciato la Puglia (fonte: Svimez). Gli incentivi messi a disposizione dalla regione (“Torna a Studiare in Puglia” e PIn – Pugliesi Innovativi) sono stati un importante primo passo, ma ancora insufficienti.
La situazione è complicata anche per i giovani lavoratori. Le possibilità lavorative nella nostra città sono poche, e spesso l’unica opzione, specie nella stagione estiva, è un lavoro sottopagato e con poche tutele.
Vogliamo una città e un tessuto imprenditoriale che si prendano cura dei giovani lavoratori, che garantiscano loro una formazione permanente e un inserimento nel sistema produttivo con un lavoro non precario.
Collettiva Nardò