L’appello di una cittadina sul suo profilo social.
“Questa sera in un supermercato di Nardò mi sono trovata in una situazione assurda. Assembramenti ovunque: davanti alle casse, alla salumeria e nei corridoi. Gente con carrelli strapieni che si accalcava davanti agli scaffali per approvvigionarsi di qualsiasi bene. Mentre proprio oggi entrano in vigore le misure più restrittive e la zona rossa rafforzata, gli ingressi in alcuni esercizi commerciali continuano a non essere contingentati, in violazione di qualsiasi norma di sicurezza e prevenzione della salute delle persone e soprattutto delle lavoratrici e dei lavoratori che corrono il maggiore rischio.
Un anno di pandemia, di morti e di sofferenza non sono serviti a frenare gli egoismi umani, mentre i controlli a Nardò sono completamente assenti per non rischiare di diventare impopolari a ridosso della campagna elettorale. Il contagio, nel nostro Paese, sta dilagando in modo esponenziale anche per questo motivo e soprattutto perché qualcuno, senza rispetto per la sofferenza e la paura degli altri, si è sentito al di sopra delle regole e di tutte quelle persone (bambini e ragazzi compresi) che da oltre un anno, ormai, vivono responsabilmente questa situazione.
Non so come si potrebbe definire tutto questo: ignoranza, presunzione, arroganza irresponsabilità, egoismo, immaturità o un mix di tutto…eppure si diceva che saremmo diventati migliori.”