Il protrarsi dei lavori connessi con la pista ciclabile sul lungomare S. Caterina – S. Maria e con il rifacimento del muretto prospiciente la costa provocherà, nella imminente bella stagione, quando si spera verranno allentate le restrizioni imposte dal Covid, non poche difficoltà al traffico veicolare già molto intasato su quel tratto stradale, la quasi totale impossibilità di trovare parcheggio nelle vicinanze, la prevedibile drastica riduzione dei flussi turistici e indubbi danni ai guadagni degli esercizi commerciali presenti nelle marine.
La situazione, che si è rivelata già caotica durante il periodo della zona gialla, non potrà certo migliorare quando saranno ultimate le opere in corso. Infatti, il notevole restringimento del marciapiede renderà, in alcuni tratti, problematica se non impossibile la deambulazione, ragione per cui i pedoni saranno costretti a servirsi della sede stradale, esponendosi ai pericoli connessi con tale improprio utilizzo.
L’impossibilità, poi, di realizzare un adeguato numero di stalli per il parcheggio limiterà al massimo l’afflusso ed anche il diritto alla balneazione dei cittadini non dimoranti in tutta quella zona. Ciò, nei fatti, rischierà di costituire un vero e proprio allontanamento degli strati sociali meno abbienti dalla fruizione della bellezza dei luoghi e dei benefici effetti delle passeggiate salutari e dei bagni in quegli specchi di mare ai quali ci siamo affezionati fin da bambini.
Maurizio Maglio, Coordinamento Associazione Nardò Progressista