La Commissione Pari Opportunità del Comune di Nardò omaggia le donne con un mazzo di fiori depositato sulle panchine rosse di via XX Settembre e piazza Castello.
Le panchine, simbolo del rifiuto di ogni forma di violenza di genere, sono un pezzo importante del mosaico di significati dell’8 marzo, giornata internazionale della donna. Una ricorrenza, quella odierna, che serve a ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono oggetto ogni giorno in molte parti del mondo. Le componenti della Commissione, presieduta da Federica Ruggeri, hanno voluto dare un segnale di testimonianza in questa giornata particolare, che ogni anno sembra accrescere la sua importanza e che anzi, accanto alle conquiste ottenute e alle discriminazioni che scompaiono, si arricchisce purtroppo di nuovi significati e di nuove conquiste da rincorrere. Fiori che hanno un valore simbolico su cui riflettere e da cui rimboccarsi le maniche perchè le conquiste delle donne siano piene, effettive e molteplici e perchè quindi non ci sia più bisogno di alcun “femminismo”.
Nel 1977 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale” (“United Nations Day for Women’s Rights and International Peace”), riconoscendo il ruolo della donna negli sforzi di pace, l’urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L’8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelta come la data ufficiale da molte nazioni.
Al di là della retorica, ovunque, compresa la nostra città, c’è bisogno dell’8 marzo, c’è bisogno di sensibilizzare, c’è bisogno di lottare, c’è bisogno di fare tanta strada.