Esistono due categorie di persone di fronte a cui il Sindaco Mellone si innervosisce facilmente: i cittadini liberi e quelli di buona memoria. I primi, perché essere liberi significa interrogarsi, porsi dubbi, ragionare, dissociarsi: cose profondamente urticanti per chi, come Mellone, ritiene nemici coloro che non sono d’accordo con ogni sua singola scelta. I secondi, perché ricordano bene frottole, annunci, promesse non mantenute e sono pronti a sbugiardarlo. Cosa che, al solo pensiero, lo fa sobbalzare.
Ho fatto questa premessa perché leggo un post di Mellone con l’annuncio di un progetto da oltre 1 milione di euro per la riqualificazione di Sant’Isidoro. Un progetto che non si comprende quale e dove sia. Mai passato dalla commissione lavori pubblici né da quella urbanistica. Mai avuto notizie di gare per la progettazione. Zero.
Il 17 Maggio 2018 (tre anni fa) Mellone annunciò già questo progetto “mega galattico” per Sant’Isidoro, affermando che il Comune di Nardò avrebbe partecipato con un progetto all’avviso pubblico nell’ambito del Por Puglia 2014-2020 Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali Azione 6.6 “Interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale” (FESR) Sub-Azione 6.6.a. Una candidatura a finanziamento di cui non si è mai compreso il costo complessivo e non si è più avuta notizia.
Oggi Mellone lo ritira fuori con un’aggiunta: “lo realizzerà se lo votate”. Con quali fondi? Si vedrà. Non è un caso che esca proprio adesso, perché oggi deve distogliere l’attenzione dal tema della LEGALITA’ che per Mellone e co. diventa un terreno sempre più rovente sul quale camminare.
Concludo rispondendo alla chiosa del sindaco più bugiardo di sempre: quando Mellone parla di politica dell’insulto, della diffamazione e degli esposti è sicuramente un’autobiografia. Perché ad essersi beccato condanne e rinvii a giudizio per diffamazione, ad aver riempito di esposti le caserme dei carabinieri e le procure contro la precedente amministrazione risulta essere un certo Giuseppe Mellone detto Pippi, non certo la sua controfigura!
Lorenzo Siciliano